Celia è il nuovo assistente virtuale di Huawei

Con EMUI 10.1, la nuova versione della personalizzazione basata su Android, nei dispositivi Huawei, Google Assistant sarà totalmente sostituito da Celia.

Nel caso specifico, per attivare la funzione sarà possibile pronunciare “Hey, Celia”.

Insomma, questo nuovo assistente virtuale sembrerebbe offrire un po’ tutte quelle funzionalità considerate quasi necessarie per questa tipologia di strumento.

Non sarà interessata solo la serie Huawei P40, ma anche altri dispositivi dello stesso produttore. (Tom's Hardware Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Una volta effettuata la registrazione basterà accedere con il proprio account e prenotare il ritiro del dispositivo Huawei da portare in uno dei centri assistenza autorizzati. L’Huawei P40 Lite regala le FreeBuds 3. (Telefonino.net)

Per attivare Celia sul tuo dispositivo Huawei, dovrai usare la frase “Hey Celia” e lei prenderà vita per soddisfare le tue richieste. Dato che non è presente nessun Assistente Google sugli ultimi dispositivi Huawei, incluso per la serie P40, la società ha rivelato il proprio assistente vocale chiamato Celia. (Tecnoandroid)

Ricordiamo che Huawei salirà sul palco per annunciare almeno tre smartphone: Huawei P40, P40 Pro e P40 Pro Premium Edition. La presentazione ufficiale della nuova serie di smartphone Huawei P40 è stata fissata per domani 26 marzo. (Android Blog Italia)

Huawei P40 Pro e P40 Pro+ vantano una fotocamera da 40MP Ultra Wide Cine che ha una lunghezza focale equivalente a 18mm e un sensore da 1/1,54 pollici che supporta il rapporto 3:2. Huawei P40, invece, ha un sensore da 1/1.28 pollici, con una risoluzione dei pixel di 2.44μm. (Il Sole 24 ORE)

I brani contenuti sono prodotti da case discografiche come Warner Music, Sony Music e Universal Music. Gli utenti potranno anche eseguire l’aggiornamento a Huawei Music tramite Huawei AppGallery e, previa registrazione e accesso all’ID Huawei, potranno usufruire del servizio. (MondoMobileWeb.it)

Almeno in quel caso non ci sarà però alcun rischio di risvegliare involontariamente tutti gli altri dispositivi Apple associati alla medesima voce. Come le altre applicazioni Google bloccate dalle misure protezionistiche dell’amministrazione Trump, infatti, anche l’assistente virtuale di Big G non può essere installato sui nuovi dispositivi della casa di Shenzhen. (La Stampa)