Francia, i docenti si ribellano a Macron per la gestione della pandemia: sciopero massiccio

Secolo d'Italia ESTERI

In particolare Pecresse, la candidata dei Repubblicani e la leader di Rassemblement national sono al 16 per cento, mentre Zemmour è al 15 per cento

Secondo Le Figaro, allo sciopero ha aderito il 75 per cento degli insegnanti francesi della scuola primaria mentre metà delle scuole sarebbero chiuse.

Tra i ragazzi di età compresa tra i 15 ei 17 anni, la cifra era superiore al 6 per cento.

In questo clima di grande confusione, la Francia si avvia verso le presidenziali dell’aprile prossimo bombardata dai sondaggi. (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Il 75% dei maestri di scuola primaria, così come il 62% degli insegnanti di medie e licei hanno pertanto preso parte allo sciopero. La promessa di Macron era quella di tenere aperte le scuole a ogni costo. (Ticinonews.ch)

Negli ultimi sette giorni sono stati confermati complessivamente 331.775 casi tra gli studenti, ha aggiunto il ministero in un comunicato stampa, con i contagi moltiplicatisi nelle scuole con il diffondersi della variante Omicron (Orizzonte Scuola)

Lo sciopero del 13 gennaio è stato indetto contro le misure per contrastare il coronavirus nelle scuole, ritenute troppo complesse e confuse oltre che oggetto di continui cambiamenti. Una mobilitazione “non contro il virus – spiegano lavoratori e lavoratrici – ma per denunciare la crescente esasperazione nelle scuole”, “condizioni di lavoro che peggiorano” e le “bugie permanenti del ministero dell’Istruzione”. (Radio Onda d'Urto)

Al posto delle normali chirurgiche, verranno infatti fornite “almeno 5 milioni di mascherine FFP2” per gli insegnanti di scuola materna e “diverse migliaia” di sostituti “per far fronte alla crisi”. Lo sciopero generale di giovedì 17 gennaio contro i protocolli anti-covid nelle scuole, introdotti dal Governo francese al rientro dalle vacanze natalizie, ma ritenuti troppo blandi ha ottenuto i primi risultati. (Radio Onda d'Urto)

“La parola chiave è sicurezza, chi lavora oggi nella scuola non svolge una professione, si trova in missione. Di converso, mi accorgo con stupore che la scuola è diventato uno strumento, uno strumento dimostrativo del Presidente Draghi (UIL Scuola - La voce libera della scuola)

Di converso, mi accorgo con stupore che la scuola è diventato uno strumento, uno strumento dimostrativo del Presidente Draghi Così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi in merito alla mobilitazione nazionale indetta da sindacati, insegnanti, presidi e associazioni genitori francesi. (Tuttoscuola)