Deepfake e suicidio, polemiche per il docufilm su Anthony Bourdain

E ancora: «Ne ho parlato con il suo agente e con la ex moglie e mi hanno detto che Anthony sarebbe stato d’accordo».

È un problema che Neville non si pone: si vanta, anzi, di aver introdotto «una tecnica di narrazione moderna»

Qualche giorno fa a far discutere erano state soprattutto le circostanze della morte di Bourdain e il rapporto con l’attrice italiana.

L’uso disinvolto di uno strumento così potente non rischia di diffonderlo moltiplicando, così, anche le possibilità di abuso?

La verità sostanziale sarebbe quindi rispettata ma è etico l’uso di una tecnica nota come deepfake, sia pure a fini non malevoli?

(Corriere della Sera)