Una delle app più usate per imparare le lingue si è quotata a Wall Street

Wired Italia ECONOMIA

Insieme a Severin Hacker ha fondato Duolingo, nata nel 2011 come progetto informatico di apprendimento delle lingue e al tempo stesso di piattaforma crowdsourced per le traduzioni di siti e documenti.

I ricavi della compagnia dipendono fortemente dalla distribuzione dell’applicazione tramite App Store (51%) e Play Store (19%).

In entrambi i casi Duolingo è l’app con il maggior incasso nel settore dell’istruzione, spiega la Cnbc

Duolingo ha già registrato 500 milioni di download, supporta 38 lingue, conta 40 milioni di utenti attivi al giorno e nel 2020 ha fatturato 161,7 milioni di dollari, con incremento del 129%. (Wired Italia)

La notizia riportata su altri media

Le borse europee chiudono la settimana in rosso: Piazza Affari cede lo 0,6%% a 25.363 punti. Il Dow Jones scende frazionalmente dello 0,05%, l'S&P 500 dello 0,46% e il Nasdaq Composite dello 0,87% (Milano Finanza)

Parigi ha lasciato sul terreno lo 0,32%.A Piazza Affari le attenzioni hanno riguardato Unicredit, +2,80%, e Mps, +3,35%, dopo l’annuncio di un interesse all’integrazione tra le attività dei due gruppi sul piano della rete, degli sportelli e degli attivi, per dare vita a un gruppo in grado di contendere sul piano europeo. (Rai News)

Inoltre, "la sua capitalizzazione di borsa combinata vale più di 12.000 miliardi di dollari, la seconda più grande dopo gli Stati Uniti e abbastanza grande da assorbire nuove emissioni" Nel frattempo, il Wall Street Journal ha scritto che Didi Global sta riflettendo su un delisting. (Milano Finanza)

Titolo Procter&Gamble +1%, dopo che il colosso dei prodotti al consumo ha annunciato di aver concluso il secondo trimestre dell'anno con utili e un fatturato migliori delle stime Sia Amazon che Pinterest hanno diffuso bilanci che non hanno convinto gli analisti. (Finanzaonline.com)

BUONA REAZIONE SOPRATTUTTO DEL NASDAQ. La reazione del mercato è stata particolarmente positiva per il Nasdaq, che notoriamente non gradisce tassi di interesse più alti che non premiano i titoli ‘growth’, anche sulla spinta della positiva tornata di trimestrali rilasciata dai big tech Apple, Google e Microsoft (Yahoo Finanza)