Sheva e il passaggio al Chelsea: "Galliani e Berlusconi provarono a tenermi in ogni modo"

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Avevo trent’anni, era il momento giusto per fare una nuova esperienza.

Ma io avevo scelto, erano tre anni che Roman Abramovicˇ mi corteggiava.

Milano era casa mia, ancora oggi sento un legame fortissimo con la città, anche se vivo lontano.

Dalle pagine di "7", il magazine del Corriere della Sera, l'ex attaccante del Milan, Andriy Shevchenko, ha parlato anche del suo passaggio al Chelsea: "Galliani e Berlusconi provarono a tenermi in ogni modo. (Milan News)

Ne parlano anche altre fonti

Lui vide qualcosa in me che non sapevo neppure di avere. Intervistato da "7", il magazine del Corriere della Sera, Andriy Shevchenko ha parlato del suo Milan: "La prima volta che firmai con il Milan, il mio primo contratto vero, mi rifiutai di guardare la cifra che c’era scritta sopra. (Milan News)

La prima volta che firmai con il Milan, il mio primo contratto vero, mi rifiutai di guardare la cifra che c’era scritta sopra». Shevchenko al Milan ha vinto la Champions League nel 2003, ma ha anche perso una finale nel 2005 contro il Liverpool a Istanbul ed è un brutto ricordo: «La ferita sanguina ancora. (MilanLive.it)

Shevchenko ha svelato anche un retroscena relativo a Adriano Galliani e Ariedo Braida: "Arrivai al grazie ad Ariedo Braida. Quando portò Galliani in Ucraina per vedermi, giocai una partita orrenda, ma lui mi difese. (Pianeta Milan)

Nell’intervista rilasciata a ‘7’, il magazine del Corriere della Sera, Andriy Shevchenko ha parlato anche del rigore che a Manchester nel 2003 ha permesso al Milan di vincere la Champions League contro la Juventus in finale. (Milan News)

Io mi ritrovai da solo al Mar d’Azov, sul Mar Nero, lontano 1.500 chilometri da casa - prosegue Shevchenko" Eppure ancora oggi non provo angoscia. Mi divertivo come un pazzo giocando a calcio ovunque, facendo qualunque sport. (Pianeta Milan)

Andrij Shevchenko, ex giocatore del Milan, è stato intervistato da "7", settimanale del Corriere della Sera. "Nei primi tre mesi dopo quella sconfitta così acida mi svegliavo gridando nella notte e cominciavo a pensarci. (Pianeta Milan)