La villa di Cogne: sigilli, turisti e ora il rischio pignoramento

Corriere della Sera INTERNO

La notizia che l’avvocato Carlo Taormina intende chiedere al tribunale di Aosta il pignoramento della villetta più famosa d’Italia per riscuotere i mancati pagamenti di Annamaria Franzoni , sua altrettanto celebre ex cliente, rappresenta un discreto paradosso.

Alimentava la tensione con continui annunci televisivi sulla identità del vero assassino.

Come fosse un monumento, levigato da diciassette anni di riprese televisive, servizi fotografici e migliaia di selfie macabri. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Il decreto di pignoramento è stato notificato alla Franzoni lo scorso 22 ottobre e riguarderebbe proprio la casa, unico bene aggredibile. E’ contesa aperta sulla villetta di Cogne, teatro del terribile delitto che nel 2002 costò la vita al piccolo Samuele Lorenzi. (Notizie.it )

Il 22 ottobre alla donna è stato notificato il pignoramento di metà della villa di Cogne, teatro del delitto del piccolo Samuele. Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web. (Tuscia Web)

La mamma di Cogne ha ormai pagato il suo conto con la giustizia e da circa un anno è una donna libera. Il penalista, ex parlamentare, vanta un credito con la Franzoni, sancito da una sentenza del tribunale civile di Bologna. (Il Mattino)

Diciassette anni dopo il delitto di Cogne, quando il 30 gennaio 2002 fu ucciso nel lettone di casa il piccolo Samuele Lorenzi, di appena tre anni, la villetta di frazione Montroz, da allora disabitata, è ora al centro di una disputa giudiziaria. (Corriere della Sera)

Gli onorari da pagare a Taormina furono quantificati in 275mila euro, che arrivano, nell'atto di precetto, a oltre 470mila compresa Iva, interessi e cassa previdenza avvocati. Contesa giudiziaria sulla villetta di Cogne dove si verificò il tristemente famoso delitto. (La Repubblica)

In pratica, oltre a un vizio nella notifica dell'atto, si sostiene che la villetta non è pignorabile perché è all'interno di un fondo patrimoniale, costituito a maggio 2009 da Franzoni e dal marito Stefano Lorenzi. (Leggo.it)