Bmw serie 2 Gran Coupé, la prova della 220d. Ecco com’è fatta, come va e quanto costa

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La nuova serie 2 Gran Coupé è frutto di una radicale, ma non totale, rivisitazione della prima generazione. Assieme alla berlina serie 1, ai suv X1 e X2 nonché alla monovolume che fa la crossover serie 2 Active Tourer dà vita al multiforme schieramento di Bmw compatte a trazione anteriore nel quale, però, convivono anche tra i modelli che non sono suv delle varianti con la trazione integrale. In questo contesto la serie 2 Gran Coupé ha portato una denominazione che la Bmw ha iniziato a utilizzare tempo fa con i modelli top di gamma per rendere più intrigante la formula della berlina fastback a quattro porte e, forse ancora più, per soddisfare chi vuole distinguersi dalla massa degli altri “biemmevuisti”. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Sedendosi a bordo della BMW Serie 2 Gran Coupé chiunque riesce a cucirsi bene addosso il posto di guida senza fatica. Una volta sistemati sedile e volante (quest’ultimo con la corona un po’ troppo in carne, a mio avviso), guardandosi in giro si alternano luci e ombre. (Red-Live)

L’esperienza è stata arricchita da un primo test drive immerso nelle suggestive campagne pugliesi, un contesto ideale per mettere alla prova le caratteristiche e le innovazioni di questo modello. Siamo partiti da Milano con destinazione Bari, pronti a scoprire in anteprima la nuova BMW Serie 2 Gran Coupé. (HDmotori)

Ciò grazie alle quattro porte, ai cinque posti e a un bagagliaio che va dai 360 ai 430 litri a seconda delle motorizzazioni, che sono ben sei. Dopo essere stata svelata lo scorso autunno, la nuova BMW Serie 2 Gran Coupé arriva finalmente nelle concessionarie e sulle strade italiane. (Red-Live)

Bmw serie 2 Gran Coupé, la prova della turbodiesel 220d mild hybrid di Massimo Mambretti 14 marzo 2025 (Il Sole 24 ORE)

Lo stile ricorda quello della più grande Serie 8 Gran Coupé: la mascherina è larga e bassa, ci sono ampie prese d’aria nel fascione anteriore e la coda è alta e caratterizzata da lunghi e sottili fari orizzontali. (AlVolante)

Così, quando ti capita per le mani qualcosa che attraversa il concetto di mobilità passando dalla cattiveria veloce del bolide da pista, all’eleganza innata di una quattro posti raffinata, fino ad una navicella spaziale col suo guscio avvolgente e protettivo, ritrovi la fiducia smarrita. (Il Fatto Quotidiano)