Luana D'Orazio, morta a 22 anni in fabbrica: incastrata in un macchinario

Il Messaggero INTERNO

Accanto a lei c'era un collega, girato di spalle: quando si è voltato ha visto quello che era successo, ma ha riferito di «non aver udito grida di aiuto»

Luana era una giovane operaia e anche una giovane mamma, di un bambino di 5 anni.

Lavorava da solo un anno in un'azienda tessile in provincia di Prato, a Oste di Montemurlo, dove è successa la tragedia.

Secondo una prima ricostruzione, la 22enne sarebbe rimasta impigliata nel rullo del macchinario a cui stava lavorando venendo poi trascinata. (Il Messaggero)

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Si chiamava Luana D’Orazio ed aveva soli 22 anni l’operaia morta in una fabbrica tessile di via Garigliano, a Oste di Montemurlo. Il dramma si è consumato nella mattinata di oggi, lunedì 3 maggio, quando la giovane lavoratrice è deceduta dopo essere rimasta incastrata in un macchinario, un orditoio, che il cui ingranaggio l’aveva poco prima trascinata al suo interno. (occhionotizie.it)

«Abbiamo ricevuto i rilievi - prosegue- e nelle prossime ore nomineremo dei periti per gli accertamenti tecnici sui documenti raccolti dalla polizia giudiziaria». Interviene così il procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi in merito all'inchiesta sulla morte di Luana D'Orazio, l'operaia di 22 anni, madre di un bambino, morta ieri mentre lavorava a una macchina tessile (orditoio) di una ditta a Montemurlo (Il Messaggero)

Lo ricordano anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Prato, che stanno organizzando una «forte azione di mobilitazione» per venerdì Lavorava da circa un anno in un'azienda tessile in provincia di Prato, a Oste di Montemurlo (ilmessaggero.it)