Epic Games vince la battaglia legale contro Apple: l’app store di Cupertino dovrà consentire altre…
Di fatto, il giudice Rogers ha ordinato ad Apple di cambiare le modalità in cui opera l’App Store, pur chiedendo a Epic di pagare i danni.
Di conseguenza, Epic deve pagare ad Apple il 30% di tutte le entrate raccolte: una somma che supera i 3,5 milioni di dollari
La decisione del giudice Rogers dà quindi ragione a Epic Games, la casa di sviluppo di videogiochi nota soprattutto per Fortnite.
La giustizia americana infligge una dura sconfitta ad Apple nella sua battaglia con Epic Games. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altre testate
Per Epic però non è abbastanza: la società puntava a ottenere che Apple fosse riconosciuta come monopolio, che il suo popolare videogioco Fortnite fosse riammesso sull'App Store e che Cupertino fosse obbligata a ridurre le commissioni che impone alle app. (Ticinonline)
L'articolo N26 estende la funzionalità “Spazi Condivisi” anche a IBAN italianiHDblog. (HelpMeTech)
Il boss di Epic Tim Sweeney ha bollato il continuo blocco da parte di Apple dei suoi strumenti di sviluppo come “piccolo e ridicolo”. Viene dopo che Epic ha chiesto il ripristino dell’accesso ai suoi sviluppatori in modo da poter rilanciare Fortnite, incluso il suo metodo di pagamento diretto a Epic, in Corea del Sud a seguito di una modifica della legge. (GamingPark)
Infatti, nelle scorse ore la corte ha deliberato a favore di Epic Games che però ha ottenuto solo una vittoria parziale perchè, per ora, Fortnite non ritornerà sull’Apple Store. Le conseguenze di questa decisione avranno una portata enorme non soltanto nell’ottica Epic Games vs Apple, ma in generale per tutti gli store attualmente presenti sul mercato. (Game Legends)
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La vertenza si è fatta seria quando Epic Games, per aggirare il prelievo della tassa da aprte di Apple e Google, ha integrato un’opzione di pagamento alternativa in una versione di Fortnite. La giudice non ha tuttavia accolto la richiesta di Epic Games di costringere Apple ad aprire l’iPhone agli app store di terze parti. (Corriere del Ticino)
