Le lezione tedesca: per evitare errori e tornare a credere alla crescita

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Corriere della Sera ECONOMIA

Più di qualcosa è cambiato in questi anni nel trovare gli indicatori giusti per capire lo stato di salute di un Paese. Eravamo abituati a considerare il debito pubblico uno di parametri pesanti. Siamo passati poi al rapporto tra il debito rispetto al Pili (Prodotto interno lordo), e cioè la capacità di creare ricchezza. Che resta sicuramento un punto di riferimento importante. Purché intrecciato con altri parametri magari più impalpabili come la capacitò di innovazione del sistema industriale come pure la sua crescita in termini di produttività. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Su base annua la crescita economica tedesca si è stabilizzata su una base corretta per i prezzi e il calendario durante il periodo di tre mesi, contro la stima flash di un calo dello 0,1%. (business24tv.it)

A poche ore dal dato Ifo sulla fiducia delle imprese, che ha registrato ad agosto il quarto calo consecutivo dell’indice, per i tedeschi (e per le speranze del socialista Olaf Scholz di acciuffare il prossimo anno il secondo mandato), arriva un’altra doccia gelata. (Liberoquotidiano.it)

Con un Cancelliere, Olaf Scholz, non all’altezza dei problemi. Così la Germania perde primati e sicurezze. (Panorama)

L'indice Ifo tedesco è sceso dagli 87 punti di luglio agli 86,6 di agosto. Questo calo riflette l'incertezza economica crescente in Germania. Ultim'Ora News 26 agosto Ore 17 (Milano Finanza)

Ancora segnali negativi dalla Germania Nel secondo trimestre il PIL ha registrato un calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e una variazione nulla sul 2023. In calo la fiducia dei consumatori. (t-mag.it)

Confermata la contrazione dell’economia tedesca nel secondo trimestre 2024: l’Ufficio federale di statistica (Destatis) ha confermato che il prodotto interno lordo della Germania è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, come da stima iniziale di fine luglio, in parte a causa della diminuzione degli investimenti e della crisi nel settore edile. (Il Fatto Quotidiano)