Unicredit, Andrea Orcel eletto ceo. Passa il maxi-stipendio da 7,5 milioni

Corriere della Sera ECONOMIA

Unicredit elegge il nuovo board e insedia Andrea Orcel come amministratore delegato e Pier Carlo Padoan come presidente.

La stessa banca ha spiegato nelle risposte scritte ai soci che la retribuzione alta serve ad attrarre talenti.

Dossier Mps-Bpm di Fabrizio Massaro. Alla prova del risiko bancario Il talento di Orcel sarà messo alla prova fin da subito.

Su Orcel Bisoni si è detto «sicuro che saprà guidare la banca affrontando al meglio le sfide che la attendono

La lista è stata dunque votata da più azionisti di quelli che hanno approvato lo stipendio di Orcel. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Pier Carlo Padoan, Presidente di UniCredit, ha dichiarato: “Per me è un onore essere stato eletto dal Consiglio di Amministrazione come nuovo Presidente. (gazzettadimilano.it)

Così il neo amministratore delegato dell’istituto di piazza Gae Aulenti, Andrea Orcel, in una lettera ai dipendenti del gruppo pubblicata sul sito dell'istituto. Quindi, per molti aspetti, mi sento come se stessi tornando a casa». (Il Sole 24 ORE)

Fornito da Il Sole 24 Ore. «Sono incredibilmente orgoglioso di essere stato nominato ceo di UniCredit. Questo è il culmine della mia carriera nel settore bancario, un settore in cui ho iniziato all'età di 25 anni. (Notizie - MSN Italia)

La strategia di crescita in Italia, secondo il quotidiano, potrebbe passare attraverso un’operazione straordinaria. Adesso l’attenzione del mercato sarà focalizzata sulla strategia che Orcel vorrà intraprendere per la crescita della banca di piazza Gae Aulenti. (Il Cittadino on line)

Lo ha scritto, secondo quanto riporta MF, in una lettera rivolta al personale Andrea Orcel, neo Ad di UniCredit. Il focus sarà sulla “riduzione della complessità, semplificando il modo in cui prendiamo decisioni e lavoriamo insieme. (Il Cittadino on line)

Questo è il culmine della mia carriera nel settore finanziario, settore in cui ho iniziato a lavorare dall’età di 25 anni. Ma anche «perché le banche per me sono sempre state ambienti elettrizzanti, dinamici e stimolanti in cui lavorare. (Corriere della Sera)