Talebani, crisi, terremoto. In Afghanistan è piena emergenza

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E tra questi ultimi, migliaia sono ancora in viaggio, a piedi, per cercare di raggiungere un domani l’Europa.

A complicare tutto ci si è messa la pioggia, mentre le telecomunicazioni sono praticamente impossibili perché il sisma ha devastato ogni cosa.

Millecinquecento le vittime accertate finora, e chissà quante altre che non avranno nome né un posto nei registri dei deceduti.

Nell’Afghanistan di oggi – dopo l’addio delle forze internazionali («di occupazione» direbbero i talebani) – per cercare i sopravvissuti al devastante terremoto che ha colpito il paese si scava a mani nude o con qualche mezzo di fortuna. (Tempi.it)

Su altri media

Troppo dolore emana, nel silenzio, da quel punto dell'Asia Paktika già era un posto fuori dal mondo, ora lo è del tutto. (Avvenire)

Il rischio c'è ed Emergency è qua a darne testimonianza come abbiamo fatto nel corso di 23 anni alla popolazione" Giovanni Tozzi: pensiamo di creare una clinica a Burmal. (Vatican News - Italiano)

La valutazione permetterà di determinare la fattibilità e l'adeguatezza del denaro contante come risposta per sostenere la ripresa precoce. Per quanto riguarda la protezione dell'infanzia, l'UNICEF sta attivando reti di protezione dell'infanzia a livello comunitario nelle aree colpite e aumenterà il numero di fornitori di servizi di protezione dell'infanzia e di operatori sociali. (UNICEF Italia)

Il bilancio è stato confermato dal portavoce dell'amministrazione di Paktika, Sanaullah Masoom, che ha parlato anche di 11 feriti. (Adnkronos)

(askanews) - Situazione sempre drammatica in Afghanistan dopo la scossa sismica che il 22 giugno ha colpito la provincia orientale di Paktika. (Tiscali Notizie)

Chi è rimasto sul posto, invece, deve fronteggiare anche la coda dello sciame sismico: si tratta di scosse leggere rispetto a quella devastante di mercoledì notte, ma che contribuiscono a spaventare ulteriormente la popolazione (LifeGate)