Gb, presidente dei Tory lascia dopo debacle suppletive

La Gazzetta del Mezzogiorno ESTERI

"Qualcuno deve assumersi la responsabilità e ho concluso che, in queste circostanze, non sarebbe giusto per me rimanere in carica", ha scritto Oliver Dowden in una lettera di dimissioni al premier britannico e leader dei Tory Boris Johnson

- LONDRA, 24 GIU - Il presidente dei conservatori al governo del Regno Unito si è dimesso oggi alla luce della pesante sconfitta alle elezioni parlamentari suppletive di ieri, costate al partito due seggi, incluso uno nel sud-ovest dell'Inghilterra che deteneva da oltre un secolo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri giornali

Conservatori . Si rivede il Red Wall e il primo ministro ora teme un'ondata di adii nel governo. (Il Manifesto)

Ma il primo ministro Boris Johnson non si scoraggia e pur ammettendo che i risultati dei due scrutini non sono stati “brillanti”, ha promesso di andare avanti.Il suo partito conterà da oggi due seggi ai Comuni, quello di Tiverton e Honiton nel Devon a favore dei Lib Dem e quello di Wakefield dei laburisti. (Agenzia askanews)

Fino ad oggi.In seguito alla sconfitta il presidente del partito conservatore Oliver Dowden ha immediatamente presentato le dimissioni, a cui non seguiranno quelle di Johnson che ha escluso qualsiasi passo indietro. (il Dolomiti)

È il 2040, e Boris Johnson ancora non molla Iniziamo con una distopia, l’idea che Boris Johnson non lasci il suo incarico qualunque cosa accada, e francamente da quando è stato eletto primo ministro di ragioni per dimettersi ce ne sono state a bizzeffe, fra la gestione catastrofica della prima fase della pandemia, la crisi […] (Il Fatto Quotidiano)

Milano, 24 giu. "Noi continueremo - ha commentato - rispondendo alle preoccupazioni della gente" (Tiscali Notizie)

Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa a Kigali, in Ruanda. (LaPresse) – “Non ho dubbi” sul fatto che il governo abbia ottenuto “cose straordinarie” e continuerà a farlo. (LAPRESSE)