Il premier etiope è andato a combattere al fronte contro i ribelli tigrini

AGI - Agenzia Giornalistica Italia ESTERI

o scenario sarebbe stato impensabile due anni fa: il primo ministro etiope Abiy Ahmed è andato a combattere al fronte contro i ribelli tigrini, che avanzano da settimane verso la capitale Addis Abeba: ha indossata l'uniforme militare, ha spronato gli etiopi a fare lo stesso, andare in guerra.

Solo due anni fa, nel 2019, Abiy era stato insignito del Premio Nobel per la Pace.

Il messaggio al resto della popolazione è chiaro: per Abiy è arrivato il momento di "sacrificarsi" per difendere il Paese e fare fronte ai ribelli, come ha spiegato lui stesso su Twitter. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Ne parlano anche altri giornali

"Esortiamo tutte le parti ad astenersi dalla retorica incendiaria e bellicosa e a dare prova di moderazione, rispetto dei diritti umani e di consentire l'accesso umanitario e proteggere i civili", ha aggiunto. (Tiscali.it)

Il 48enne, parlando all'emittente nazionale Etc, ha dichiarato: "Sono pronto a rispondere agli appelli fatti dal premier Abiy Ahmed nei giorni scorsi, anche andando al fronte". Un sofferto trasferimento di poteri, una marcia coraggiosa verso il fronte di uno scontro che ha già portato a una decina di migliaia di morti. (Eurosport.it)

Haile Gebrselassie, leggenda dello sport etiope, si è detto pronto ad andare in prima linea nella guerra contro le forze ribelli del Tigrè, che affermano di essere vicini alla capitale, Addis Abeba. Fonte: ANSA (Corriere dello Sport.it)

La Farnesina chiede agli italiani di lasciare il Paese Anche l'oro olimpico Haile Gebrselassie pronto a imbracciare le armi. (La Repubblica)

Haile Gebrselassie, leggenda dello sport etiope, si è detto pronto ad andare in prima linea nella guerra contro le forze ribelli del Tigrè, che affermano di essere vicini alla capitale, Addis Abeba. (Tuttosport)

Nelle ultime settimane sono emerse critiche alla CNN per il modo in cui starebbe raccontando il conflitto, non mostrandosi imparziale e demonizzando Addis Abeba. Ora, le milizie ribelli sono ben attestate per una eventuale marcia sulla capitale Addis Abeba, sebbene non siano ancora propriamente alle sue porte. (Analisi Difesa)