Il Fatto di domani. Primarie Pd, il terrore corre sul gazebo: adesso Roma teme il flop di Torino

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Cercheremo infine di capire proprio cosa intenda fare il Movimento 5 Stelle nel caso si vada ai ballottaggi con il Pd.

Sul Fatto di domani ci occuperemo allora di questo terrore e delle strategie dem per sostenere comunque l’ex ministro dell’Economia.

Faremo poi il punto sulla situazione in Calabria e a Bologna, dove l’ex premier ha ufficializzato l’appoggio a Matteo Lepore.

Morra fa riferimento all’altra lettera, che sarebbe stata inviata nel 2013 dal boss di Brancaccio a Beatrice Lorenzin, all’epoca ministra del governo Letta in quota Pdl. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Nonostante la possibilità di ragionarci con tutta calma per i due giorni di voto, e la possibilità di votare online". E dunque conclude: "Non sono quindi le primarie di Torino ad appesantire il mio sconcerto di fronte alla fine che la dirigenza Pd sta facendo fare allo strumento che continua a ricondurre con esibito orgoglio al Dna del partito" (Adnkronos)

Viviamo Vigonovo è una lista che raggruppa «un nutrito gruppo di cittadini che hanno scelto di impegnarsi, confrontarsi e lavorare per dare a Vigonovo una vera alternativa civica, slegata dalle appartenenze ai partiti». (la Nuova di Venezia)

Nicolini lascia la moglie Mariarosa e i figli Davide e Roberto Malato da tempo Nicolini ha continuato fino a poche settimane fa a condurre i preparativi in vista dell’avvio della campagna elettorale che in autunno porterà all’elezione del nuovo sindaco di Borgonovo. (Libertà)

Senza votanti alle primarie e senza la prospettiva dell'alleanza. Rischiano di far saltare l'alleanza (più evocata che praticata) tra Pd e M5S. (ilmessaggero.it)

E il Comune, “considerato l’inevitabile danno subito, intende costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale” sulle lettere anonime ricevute dal suo vice Nicola Lodi e dai consiglieri Luca Caprini e Francesca Savini? (Estense.com)

Insomma, i numeri indicano un franco flop non tanto rispetto alla normalità pre Covid - sarebbe ingeneroso il paragone - ma rispetto alle previsioni degli stessi candidati. Il Covid, i candidati, l’usura dello strumento primarie: di fattori di giustificazione ce ne sono e ce ne potranno essere tanti, ma la sensazione è che Torino rischia di essere un paradigma della crisi: non dello strumento primarie, ma di come esso è utilizzato, ovvero come prosecuzione della lotta tra correnti con altri mezzi. (L'HuffPost)