Immunità: quanti anticorpi sviluppa chi ha avuto il Covid-19 e come interagiscono con i vaccini

Tiscali Notizie SALUTE

Almeno nei tre quarti dei casi, quindi, i guariti dal Covid-19 avevano sviluppato il potenziale per una forte risposta immunitaria contro il riaffacciarsi del virus.

Si tratta di un dettaglio fondamentale, perché è nel midollo osseo che risiedono le cellule B della memoria.

I risultati ottenuti confermano che, grazie alle cellule B della memoria, chi ha avuto la malattia sviluppa un’immunità duratura. (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri media

In futuro, con questo metodo si potranno isolare altri anticorpi "funzionali", specifici per determinate regioni dei bersagli molecolari con ruolo chiave nella patologia che si intende combattere. GUARDA ANCHE - "Anticorpi persistono almeno 8 mesi dopo diagnosi Covid". (Yahoo Notizie)

E’ a rischio di diabete chi si ammala di una forma grave di Coronavirus. È quanto scoperto dall’ospedale universitario di Basilea, in Svizzera, in uno studio pubblicato questa settimana. (IVG.it)

Sarebbe comunque sensato, nei pazienti affetti dal virus, sviluppare dei meccanismi di protezione per prevenire dei danni permanenti al pancreas, conclude hi si ammala di una forma grave di Coronavirus è a rischio di diabete. (Ticinonline)

Riconoscono la proteina Spike e sono capaci di interferire nella sua interazione con il recettore Ace2 sulle cellule delle vie respiratorie: anticorpi umani in grado di inibire l’infezione da Sars-Cov2 sono stati generati nei laboratori del Ceinge-Biotecnologie avanzate di Napoli ad opera dei ricercatori della Task Force Covid-19 con un progetto finanziato dalla Regione Campania (ROMA on line)

contro il CORONAVIRUS grazie ad una tecnica tutta ITALIANA. Il punto di partenz, come riportato da Ansa, a è stata l'analisi di frammenti di anticorpi umani, fra i quali sono stati selezionati quelli che avevano delle affinità. (iLMeteo.it)

Quasi il 100% degli operatori sanitari ha sviluppato anticorpi contro il Covid. Il vaccino somministrato può fornire una protezione dei lavoratori della Asl vicino al 100% infatti solo lo 0,15% risulta» non aver sviluppato anticorpi. (ciociariaoggi.it)