La Kallas e il giornalismo libero. Solo per la Sala, però...
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Se qualcuno volesse farsi un'idea del perché, dal punto di vista politico, l'Unione Europea nel mondo non conta una fava, vada a rileggersi le dichiarazioni che Kaja Kallas, nuovo Alto Commissario Ue alla politica estera e di difesa ha rilasciato nei giorni scorsi a proposito della detenzione in Iran di Cecilia Sala, la blogger italiana pretestuosamente arrestata per una misteriosa (Inside Over)
Su altri media
Il caso della giornalista Cecillia Sala, arrestata il 19 dicembre a Teheran, è oggetto di un'inchiesta: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei. (ilmattino.it)
La giornalista di origine salernitana, autrice di decine di reportage nel continente africano - raccolti recentemente nel libro «Africa» - sulle pagine del sito Articolo 21 ha dedicato una lettera toccante ma concreta a Cecilia Sala, proprio mentre si fanno sempre più intense le azioni diplomatiche per liberarla. (Corriere Roma)
Metto subito in chiaro come penso vada risolto il caso di Cecilia Sala. (il Giornale)
Probabile che il sottosegretario abbia risposto anche alle domande dei componenti del Comitato sulle improvvise dimissioni del direttore del Dis, Elisabetta Belloni, trapelate questa mattina. (Tiscali Notizie)
«La giornalista italiana è stata arrestata per 'violazione delle leggi della Repubblica Islamica (dell'Iran), come ha affermato in un comunicato il dipartimento dei media esteri del ministero della Cultura e dell'Orientamento Islamico», ha aggiunto Baghaei. (LaC news24)
Chi pensa che la detenzione di Cecilia Sala – e sono in molti purtroppo – sia da ricondurre alla sua superficialità, si sbaglia. “Ma smetterla di andare in questi Paesi? Magari in questi momenti? Oppure non da sola?”, “impara ad andare in questi posti”. (Luce)