La condanna della Cgil: “Fermare Israele: no all’occupazione di Gaza e alle deportazioni”

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“Condanniamo fermamente il nuovo piano approvato dal Consiglio di sicurezza del governo israeliano che prevede l’invasione, l’occupazione e l’annessione della Striscia di Gaza ad Israele, con la deportazione e l’espulsione della popolazione palestinese”. È quanto dichiara la segreteria nazionale della Cgil. Per il sindacato il piano determinerà la violazione dei “più elementari fondamenti del diritto internazionale e umanitario, darà vita a nuove violenze, guerre, e potrà condurre a una ulteriore destabilizzazione della regione mediorientale”. (Collettiva)
Se ne è parlato anche su altri media
Succede a Strasburgo, dove un’ampissima maggioranza ha raggiunto ieri un accordo su una dichiarazione congiunta di condanna per la situazione a Gaza. L’iniziativa, promossa dalla presidente dei socialisti Iratxe García Pérez, è stata sostenuta da oltre due terzi dell’emiciclo, dal centrodestra fino alla sinistra radicale,… (la Repubblica)
Se ancora crediamo che il diritto alla vita e alla propria terra valga per tutti i popoli, nessuno escluso. Se ancora ha un senso essere una democrazia. (Rete Italiana Pace e Disarmo)

Dichiarazione comune dell’Alta rappresentante Kallas, della Commissaria Šuica e della Commissaria Lahbib sulla crisi umanitaria a Gaza. Da oltre due mesi a Gaza non entrano forniture umanitarie. È la più lunga chiusura mai affrontata dalla Striscia e motivo di forte preoccupazione. (agenziagiornalisticaopinione.it)
Secondo quanto riferito dal Times of Israel, il piano del capo di stato maggiore Eyal Zamir è chiaro: occupazione progressiva della Striscia, attacchi “potenti” contro Hamas, trasferimento forzato della popolazione palestinese verso sud, e controllo degli aiuti umanitari. (Notizie Geopolitiche)