"Bianco attacca nero", YouTube blocca canale: ma si parlava di scacchi

Adnkronos SPORT

Ad indagare sul problema tecnico dell'IA sono stati gli informatici Ashique R. KhudaBukhsh e Rupak Sarkar della Carnegie Mellon University.

Per dimostrare questa teoria, i due ricercatori hanno utilizzato un software vocale all'avanguardia per selezionare più di 680.000 commenti raccolti da cinque popolari canali YouTube dedicati agli scacchi

E' accaduto al giocatore croato Antonio Radic, conosciuto con lo pseudonimo online Agadmator, proprietario del canale di scacchi YouTube più famoso al mondo, con oltre 1 milione di iscritti. (Adnkronos)

Su altri media

Le frasi che hanno portato la chiusura del canale riguardano prettamente il mondo degli scacchi e citandone alcune possiamo vedere : Il bianco mangia il nero o il nero minaccia il bianco. Il canale di Agadmator viene chiuso per contenuti Razzisti. (DR COMMODORE)

Il provvedimento è stato annullato in breve tempo, ma YouTube non ha mai fornito spiegazioni su quanto avvenuto Il video incriminato risale a giugno dell'anno scorso e proviene da uno scacchista noto su YouTube: il giocatore croato Antonio Radić, noto sulla piattaforma come Agadmator. (Tech Fanpage)

Portato in ospedale i medici contano in uno suo pieno recupero Il protagonista è un 14enne salvato da 3 agenti di polizia quando aveva già perso i sensi ed era in ipotermia. (LaPresse)

Ma se demandi tutto a una intelligenza artificiale, e la stessa ti banna per aver usato “neri contro bianchi” parlando di un incontro di scacchi, allora abbiamo un problema. (Bufale.net)

Stando ad Ashique R. KhudaBukhsh e Rupak Sarkar della Carnegie Mellon University, tutto quel parlare di «bianco contro nero» potrebbe aver attivato l'algoritmo che è a caccia di elementi offensivi. (Leggo.it)

Intercettando la frase come minacciosa, l’algoritmo di YouTube ha quindi rimosso il video, considerando il contenuto e l’intero canale come uno spazio «dannoso e pericoloso». I risultati ottenuti scandagliando personalmente ogni frase sono chiari: l’82 per cento non conteneva riferimenti razzisti, ma solo termini gergali come blocco, contrattacco e cattura. (Open)