Caso Liliana Resinovich, i dubbi sulla vertebra rotta. L'esperto: «Assurdo pensare a frattura accidentale»

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Durante la puntata di “Chi l'ha visto?” di mercoledì 7 maggio si è tornati a parlare del caso di Liliana Resinovich, e in particolare della frattura alla vertebra T2 che un tecnico dell'obitorio avrebbe presumibilmente causato, dopo una confessione fatta 3 anni dopo l'autopsia. Il fratello di Liliana, Sergio, ha detto: «Vergognoso che una persona dopo 3 anni e mezzo venga a dire questo. Perché si è comportato così? Deve essere licenziato subito. (Il Mattino)
Su altre fonti
E' la dura accusa di Sergio Resinovich, fratello di Liliana, che annuncia una richiesta alla "Azienda Ospedaliera per mandar via questo soggetto". Il tecnico anatomopatologo che da giorni sostiene di essere il responsabile della frattura di Liliana Resinovich, è un "fantoccio pericoloso e va licenziato". (Tiscali Notizie)
Chiede a Il di Trieste di eliminare i condizionali quando parla della questione. Afferma di non avere dubbi. Si chiama Giacomo Molinari il preparatore anatomico che l’11 gennaio 2022 ha assistito il medico legale Fulvio Costantinides nella prima autopsia su Liliana Resinovich, la donna scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta tre settimane più tardi nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico giuliano. (il Giornale)
Oggi, mercoledì 7 maggio, alle 21.20 su Rai 3 torna l’appuntamento settimanale con Chi l’ha visto?, lo storico programma condotto da Federica Sciarelli che intreccia cronaca, indagini e testimonianze dirette per dare voce ai familiari delle persone scomparse e offrire nuovi elementi sui casi più controversi. (La Gazzetta dello Sport)

«Liliana è stata brutalmente picchiata e uccisa», questa la posizione ribadita a "Chi l'ha visto?" dalla cugina della 63enne trovata morta a gennaio 2022. Nei giorni scorsi un tecnico anatomico si era autoaccusato di aver causato per errore la frattura alla vertebra della 63enne. (Open)
T2, per la precisione. A quasi tre anni dalla morte di Liliana Resinovich, 63 anni, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata cadavere venti giorni dopo a Trieste, non c’è pace. (Mowmag.com)
Il tecnico anatomopatologo Giacomo Molinari che ha effettuato la prima autopsia, sostiene di aver provocato la rottura di una vertebra. Una frattura che aveva destato sospetti nella seconda perizia e che aveva contribuito a indirizzare il caso da possibile suicidio a presunto omicidio. (Leggo.it)