Bici lanciata dai Murazzi a Torino, la famiglia di Mauro Glorioso farà causa al Comune

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TORINO – Nel giorno in cui è arrivata la condanna a sedici anni di carcere per Victor Ulinici, il maggiorenne accusato di aver lanciato una bici elettrica dalla balaustra dei Murazzi, ferendo gravemente Mauro Glorioso, rimasto tetraplegico, il padre dello studente di Medicina ha annunciato che farà causa al comune di Torino. Giuseppe Glorioso è infatti convinto che il Comune, pur consapevole della pericolosità dell’area, per anni non abbia fatto nulla di concreto per metterla in sicurezza. (Quotidiano Piemontese)
La notizia riportata su altri media
Secondo Glorioso senior, il Comune di Torino sapeva dal 2006 che l’area dei Murazzi è a rischio: «Eppure non ha mai fatto nulla per garantire la sicurezza a chi, come mio figlio, quella sera voleva soltanto divertirsi. (leggo.it)
Accusato di tentato omicidio, Ulinici, che oggi era in aula, era stato condannato in precedenza con rito abbreviato a 10 anni e 8 mesi, (la richiesta della pm Livia Locci era stata di 14 anni) ma la Cassazione aveva chiesto alla Corte d'appello di ricalcolare la pena. (La Repubblica)
A parlare, in un’intervista alla Stampa, è Giuseppe Glorioso, padre del ragazzo colpito da una bici lanciata dai Murazzi per cui ieri è stata emessa una sentenza di condanna a 16 anni all’imputato maggiorenne. (Il Fatto Quotidiano)

Sedici anni di carcere e niente attenuanti generiche . Parliamo della condanna emessa oggi dalla gup di Torino Odilia Meroni nei confronti di Victor Ulinici , uno dei giovani accusati di aver... (Virgilio)
La famiglia di Mauro Glorioso, lo studente palermitano di 23 anni rimasto gravemente ferito per il lancio di una bicicletta elettrica dalla balaustra dei Murazzi di Torino, farà causa al Comune perché nonostante l'area fosse pericolosa nulla era stato fatto per metterla in sicurezza. (Corriere della Sera)
Un tentato omicidio senza un movente, un ragazzo di 23 anni che resta tetraplegico dopo che una bicicletta elettrica gli viene scagliata in testa, mentre è in fila per entrare in discoteca, nel lungo fiume dei Murazzi di Torino (ilmessaggero.it)