Sudcorea, rischio scontri per nuovo tentativo d’arresto Yoon
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Roma, 8 gen. – Lo scontro tra i procuratori dell’Ufficio per le indagini sulla corruzione dei funzionari di alto rango (CIO) e il Servizio di sicurezza presidenziale (PSS) sudcoreano per un eventuale arresto del presidente sottoposto a impeachment Yoon Suk-yeol potrebbe ripetersi, anche con il rischio che si trasformi in qualcosa di violento.Yoon – sottoposto a impeachment da parte dell’Assemblea nazionale e in attesa di sentenza che confermi o neghi la destituzione da parte della Corte costituzionale – è anche sottoposto a mandato di cattura da parte del CIO in base alle ipotesi di reato di insurrezione e abuso di potere per l’imposizione il 3 gennaio della legge marziale, che ha poi dovuto revocare dopo sei ore in base a voto parlamentare. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L’ultima conferma della presenza del presidente nella residenza risale a venerdì scorso, quando il servizio di sicurezza presidenziale aveva respinto un primo tentativo di arresto. Il presidente sudcoreano deposto, Yoon Suk-Yeol, oggetto di un mandato d’arresto per insurrezione, potrebbe aver abbandonato la sua residenza ufficiale, dove si era trincerato a metà dicembre dopo essere stato messo in stato d'accusa dal Parlamento per aver proclamato la legge marziale (Il Dubbio)
Yoon la scorsa settimana ha resistito all'arresto in uno stallo tra le sue guardie e gli investigatori dopo che la sua breve presa di potere (il 3 dicembre) ha fatto precipitare la Corea del Sud nella peggiore crisi politica degli ultimi decenni. (Tiscali Notizie)
Il capo del Presidential Security Service, che una settimana fa si era schierato a difesa della residenza del presidente Yoon Suk Yeol e ne aveva impedito l’arresto, ha dato le dimissioni. (Il Sole 24 ORE)