La zia di Eitan: "Non è stato rapito, ma solo riportato a casa in Israele. E' contento"

Gazzetta del Sud INTERNO

Cosa avremmo potuto mai dirgli se, da grande, ci avesse rinfacciato di non averlo riportato in Israele, o almeno di aver tentato?».

Poi ha dato la sua versione dei fatti di questo periodo in cui Eitan uscito dall’ospedale è stato affidato alla zia paterna.

Eitan non è stato rapito ma solo riportato a casa in Israele e per il suo bene.

Sulla possibilità di farlo tornare in Italia, Gali Peleg è stata netta: «Il lato legale non ci interessa

Gali Peleg ha subito precisato che non vuol sentir parlare di "rapimento", nonostante la procura di Pavia abbia aperto un’inchiesta per 'sequestrò: una parola - ha insistito - che "non useremo». (Gazzetta del Sud)

Su altri giornali

Di tenore completamente diverso le parole giunte da Israele dove si troverebbe attualmente Eitan. Lo ha detto ai cronisti davanti alla sua casa la zia paterna di Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone . (Corriere TV)

«Un’altra tragedia, una mossa gravissima», l’ennesima assurda sofferenza per questo bambino che a soli 6 anni ha perso mamma, papà e il fratellino. Le comunicazioni con la famiglia materna del bambino si sono interrotte. (Corriere della Sera)

Lo ha detto in una intervista alla Radio israeliana 103 Gali Peleg zia materna del piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, che è stato portato in Israele dal nonno, nonostante un giudice l'avesse affidato alla zia paterna in Italia (leggo.it)

Il piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, finisce al centro della contesa di due gruppi parentali - da una parte quello di papà e dall'altra quello di mamma - che litigano per contenderselo. (Il Giorno)

Lo abbiamo riportato a casa, così come i genitori volevano per lui". "Non lo abbiamo rapito, lo abbiamo riportato a casa", ha spiegato aggiungendo che quella è una parola che "non useremo". (Alto Adige)

Con la prospettiva, però, che il rientro in Italia di Eitan possa essere molto complicato. Secondo la prima cittadina del comune sul Lago Maggiore, la zia Aya nutriva già da un po’ delle preoccupazioni sugli atteggiamenti della famiglia materna (Il Fatto Quotidiano)