Vesuvio, scoperta la vera data dell'eruzione che distrusse Pompei: ecco qual è

LA NAZIONE INTERNO

ma il nuovo studio multidisciplinare posticipa l'eruzione del Vesuvio e la data più accreditata è quella del 24-25 ottobre.

Tuttavia, non conosciamo ancora molto delle condizioni climatiche al tempo dell'eruzione del 79 d.C.

La ricerca è stata poi integrata dalla valutazione quantitativa dell'impatto delle singole fasi dell'eruzione sulle aree e sui siti archeologici vicini al vulcano."

La scoperta dell'iscrizione venne annunciata già nel 2018 dal ministro della Cultura Dario Franceschini, ma il lavoro dei ricercatori internazionali ne conferma la validità e l'importanza storica. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altre fonti

«L’articolo parte dalla ridefinizione della data dell’eruzione, che sarebbe avvenuta nell’autunno del 79 d.C. La ricerca è stata poi integrata dalla valutazione quantitativa dell’impatto delle singole fasi dell’eruzione sulle aree e sui siti archeologici vicini al vulcano. (ilmattino.it)

La ricostruzione, la più dettagliata di sempre, apre la strada a nuovi fronti di ricerca su eventi simili. KEYSTONE. Lo studio, che fornisce gli strumenti per mitigare il rischio di eventi simili, è stato pubblicato su Earth-Science Reviews. (blue News | Svizzera italiana)

Fisici, vulcanologi, climatologi e ovviamente anche storici hanno portato a compimento lo studio più dettagliato ed esaustivo sulla più famosa eruzione vulcanica della storia, quella del Vesuvio che colpì Pompei e i villaggi vicini, seminando terrore e morte ovunque. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«L'articolo parte dalla ridefinizione della data dell'eruzione, che sarebbe avvenuta nell'autunno del 79 d.C. La terribile eruzione del Vesuvio del 79 d. (La Stampa)

"Il nostro lavoro ha esaminato con un approccio ampio e multidisciplinare diversi aspetti dell'eruzione del 79 d.C., integrando dati storici, stratigrafici, sedimentologici, petrologici, geofisici, paleoclimatici e di modellazione dei processi magmatici ed eruttivi di - spiega Mauro A. (Avvenire)

La ricerca è stata condotta da Ingy insieme a CNR, Università di Pisa, Laboratoire Magmas et Volcans di Clermont-Ferrand e Heriot-Watt University di Edimburgo. L’obiettivo della ricerca a guida italiana nuova di zecca, però, è stato anche quello di spianare la strada a ricerche future. (Libero Tecnologia)