Ungheria, emendamento su stretta per comunità Lgbtq+: le proteste prima del voto

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Il Sole 24 ORE ESTERI

Ungheria, emendamento su stretta per comunità Lgbtq+: le proteste prima del voto 14 aprile 2025 I manifestanti hanno cercato di bloccare l'edificio del Parlamento ungherese lunedì prima del voto di un emendamento costituzionale visto da molti critici come una mossa del governo per limitare i diritti delle comunità LGBTQ+. L'emendamento, poi approvato, vieta gli eventi pubblici Lgbtq+ e potrebbe portare al divieto di eventi come il Budapest Pride o fornire una base costituzionale per negare il riconoscimento delle identità transgender e intersessuali (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

L'emendamento copre un ampio spettro di questioni. Centrale nella riforma il primato dei diritti del bambino a un “corretto sviluppo fisico, intellettuale e morale” sugli altri diritti fondamentali, eccetto il diritto alla vita e inclusa la libertà di riunione pacifica, un escamotage secondo alcuni per vietare così le marce del Pride, la giornata di orgoglio omosessuale. (RaiNews)

Ieri in Ungheria un voto a larga maggioranza del Parlamento ha cambiato la Costituzione introducendo una stretta dei diritti e delle libertà civili. Una discesa sempre più vorticosa verso l’autocrazia elettorale di un Paese dell’Unione europea. (La Stampa)

Hanno lottato fino all’ultimo. (Corriere della Sera)

La Commissione "valuterà le mosse contro Budapest" per sostenere la comunità Lgbt

Con 140 voti a favore e 21 contrari, i legislatori magiari hanno approvato l’emendamento numero 15, quello che l’opposizione considera la «svolta russa». Invece, tra l’ira dell’opposizione davanti al Parlamento e le manifestazioni in varie città, Viktor Orban è passato dalle promesse ai fatti. (Il Messaggero)

Con l’odierna entrata in vigore di una legge discriminatoria che potrebbe essere utilizzata per vietare le sfilate del Pride in Ungheria, Amnesty International ha annunciato il lancio di una campagna internazionale per chiedere alle autorità ungheresi di “Lasciar sfilare il Pride”. (Amnesty International Italia)

"Siamo a conoscenza degli emendamenti alla costituzione ungherese adottati ieri dal parlamento ungherese: dobbiamo esaminarli con molta attenzione" facendolo "dalla prospettiva del diritto europeo". Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue, Eva Hrncirova, rispetto agli interventi anti pride votati ieri in Ungheria (Il Messaggero)