Anfia, prodotto in Italia solo 12% auto vendute nei 4 mesi. Federauto, crescono solo flotte e noleggio, preoccupa calo privati

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Il Messaggero - Motori ECONOMIA

«Solo il 12% del totale delle autovetture immatricolate in Italia nei primi quattro mesi dell'anno è prodotto nel nostro Paese». Lo afferma Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia. «Nonostante le difficoltà del mercato i modelli del gruppo Stellantis si posizionano bene: sono infatti 5 i modelli presenti nella top 10 di gennaio-aprile 2025. Solo un terzo dell'immatricolato complessivo del Gruppo, tuttavia, è prodotto in Italia. (Il Messaggero - Motori)

Su altre testate

Timido segnale di ripresa con 139.084 immatricolazioni contro le 135.415 dell’anno precedente. La Top delle 10 più vendute: comanda ancora Fiat Panda (toscanamedianews.it)

Il mese di aprile ha visto la casa automobilistica italo-francese immatricolare 42.803 auto, segnando un rialzo dello 0,4% rispetto ad aprile 2024 (42.614 unità), anche se la quota di mercato scende dal 31,4% (2024) al 30,7%. (OraFinanza)

Ad aprile sono state immatricolate 139.084 auto, con una crescita del +2,7% rispetto allo stesso mese del 2024, un risultato che contribuisce a ridurre quasi del tutto il calo del primo quadrimestre (-0,6%), pur restando un netto -18,2% sotto i volumi del 2019. (Autoappassionati.it)

I trasferimenti di proprietà sono stati 475.733, con un aumento del 6,5% sui 446.631 registrati ad aprile 2024. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 614.817, ha interessato per il 22,6% vetture nuove e per il 77,4% usate. (dialessandria.it)

Massimo Ghiraldo (Concessionari Auto dell’Ascom Confcommercio di Padova): “Un punto in più o in meno non danno la dimensione di un quadro che resta negativo” Ad aprile le immatricolazioni in italia crescono del 2,7% ma in provincia segnano -1,52% (ma nel primo quadrimestre siamo a +4,30%) (Padovanews)

Un risultato che consente di contenere la flessione del primo quadrimestre a un modesto -0,6%, pur rimanendo ben distante dai volumi pre-pandemia: rispetto al 2019 il calo si attesta ancora al 18,2%. (DMove)