Coronavirus, l'infettivologo Galli: «Contagi non solo d'importazione, in Italia molti casi sommersi»
Quindi utilizziamo gli strumenti che abbiamo: la quarantena per chi arriva, i tamponi sui casi sospetti, il tracciamento dei positivi.
Per questo - afferma - non dico di attuare interventi estremi come il blocco delle frontiere ma almeno utilizzare il massimo della prudenza, questo sì».
Madrid la città europea che ha avuto più vittime. Ultimo aggiornamento: Saturday 1 August 2020, 13:07. . (Leggo.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sui test ero in disaccordo e l’ho detto, mentre sui treni non ho dubbi». Va ricordato il ruolo dei superdiffusori, che sono uno su dieci dei contagiati, e generano l’80 per cento delle infezioni. (La Stampa)
"Anche sulle discoteche è passata la linea dura? Lo dice Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano e primario dell'ospedale Sacco, in un'intervista al quotidiano 'La Stampa'. (Adnkronos)
Attorno alla mascherina c'è poi tutto il discorso delle prudenze che vanno al di là della mascherina. E alla domanda se c'è un termine temporale per dire stop alla mascherina obbligatoria nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, dai treni ai negozi, Galli ha risposto: "Non è possibile dire fino a quando. (IL GIORNO)
Ne è convinto Massimo Galli, primario infettivologo del Sacco di Milano. I contagi di Coronavirus in Italia non sono solo d'importazione ma c'è anche molto sommerso nel Paese. (Il Mattino)
Galli è d’accordo con la linea dura del Comitato tecnico scientifico sui treni: “Capisco i turisti che viaggiano scomodi, ma se devo fare il mio mestiere dico che è meglio aspettare a togliere le distanze. (L'HuffPost)
Condividi. L' infettivologo Galli: distanze ancora necessarie, stadi a rischio. (Rai News)