Pegasus, ambasciatore Marocco: Montatura mirata a destabilizzare il Paese

LaPresse ESTERI

“Il riferimento al Marocco come parte delle presunte intercettazioni telefoniche, conosciute col nome di Pegasus, è una campagna mirata a destabilizzare il Marocco e discreditare l’immagine delle sue istituzioni di sicurezza a livello internazionale”.

“Questa falsa campagna è mirata ad attentare all’unico Paese della sponda sud del Mediterraneo che vive in pace, stabilità e progresso, in mezzo atraversata da convulsioni”, spiega. (LaPresse)

Ne parlano anche altri giornali

– Anche lo smartphone del presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa sarebbe stato “spiato” dal software Pegasus, sviluppato dall’azienda israeliana Nso Group, e acquistato da una ventina di governi del mondo, al centro di una serie di inchieste internazionali. (Dire)

“Il commissario Breton chiederà ai servizi della dg Connect di lavorare” sulla vicenda dello spionaggio dei giornalisti col software Pegasus. Nella lista, sempre secondo il consorzio, diversi membri di famiglie reali arabe, oltre appunto a capi di Stato e primi ministri. (CorCom)

I telefoni cellulari del presidente francese Emmanuel Macron e di 15 membri del governo francese potrebbero essere stati tra i potenziali bersagli nel 2019 di un tentativo di hacking di un servizio di sicurezza marocchino, che avrebbe utilizzato a tale scopo lo spyware Pegasus, realizzato dal gruppo NSO con sede in Israele. (Sputnik Italia)

Parigi - Lo scandalo Pegasus, dal nome del software israeliano che ha spiato i cellulari di mezzo mondo per conto di alcuni servizi segreti, sio espande di ora in ora. Anche il presidente francese Emmanuel Macron, l’ex primo ministro Edouard Philippe e una quindicina di ministri del suo governo potrebbero essere stati spiati dal Marocco con lo spyware Pegasus prodotto dalla societa’ israeliana Nso. (IL GIORNO)

Giorno dopo giorno si aggiungono nuovi nomi: Macron, Prodi; il Presidente del Sudafrica Ramaphosa; quello del Messico Obrador; quello iracheno Salih; i primi Ministri di Pakistan, Egitto e Marocco e persino del re del Marocco Muhammad IV. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

I telefoni cellulari del presidente francese Emmanuel Macron e di 15 membri del governo francese potrebbero essere stati tra i potenziali bersagli nel 2019 di un tentativo di hacking di un servizio di sicurezza marocchino, che avrebbe utilizzato a tale scopo lo spyware Pegasus, realizzato dal gruppo NSO con sede in Israele. (Sputnik Italia)