Dazi sulle auto elettriche cinesi: proseguono i contatti tra l'Europa e Pechino | Quattroruote.it

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Quattroruote ECONOMIA

Nonostante il 30 ottobre sia ormai alle soglie, Bruxelles e Pechino stanno proseguendo i colloqui sui dazi europei all'importazione di auto elettriche prodotte in Cina. Un portavoce della Commissione Ue, infatti, ha parlato di contatti ancora in corso a "livello politico e tecnico"per "esplorare una soluzione alternativa che sia compatibile con i regolamento dell'Organizzazione mondiale del commercio, adeguata ad affrontare le sovvenzioni pregiudizievoli stabilite dall'indagine anti-dumping, monitorabile e applicabile". (Quattroruote)

Ne parlano anche altri giornali

Stando a quanto riporta Automotive New Europe, a settembre la Cina ha esportato nell'Unione Europea oltre 60.000 veicoli elettrici, con spedizioni che hanno raggiunto il secondo livello più alto mai registrato. (HDmotori)

In uno scenario geopolitico quanto mai instabile e complesso, l’Occidente appare realmente compatto soltanto su una manciata di questioni: su tutte, la determinazione a inasprire la guerra commerciale in atto con la Cina, a cui sono in pochi a opporsi e che si palesa nel crescendo, in questo inizio d’autunno, di provvedimenti volti a introdurre o rafforzare rilevanti dazi all’importazione di veicoli elettrici e altri beni da Pechino, in un maldestro tentativo di porre in particolar modo l’automotive europeo al riparo dall’insidiosa concorrenza dei nuovi grandi attori cinesi. (L'Opinione delle Libertà)

Dazi sulle elettriche cinesi? Come aggirare l'ostacolo

Corsa all'export. In particolare, secondo i dati delle autorità doganali cinesi elaborati dall'agenzia Bloomberg, lo scorso mese i cinesi hanno spedito nei 27 Paesi del blocco comunitario 60.517 veicoli a batteria, il 61% in più rispetto a un anno fa e poco meno del record storico. (Quattroruote)

Gli orientali raddoppieranno la produzione estera di vetture, schizzando da 1,2 milioni di macchine create fuori dalla Cina nel 2023, a 2,7 milioni entro il 2026, come riporta Bloomberg. La legge imposta da Bruxelles nei prossimi mesi prevede che i veicoli Made in China versino le tasse all’Unione europea se venduti in uno dei Paesi membri. (Autoappassionati.it)