Bomba via Nizza, la domenica che ha tenuto Torino con il fiato sospeso raccontata dall'alba alla bonifica

La Stampa INTERNO

Ecco cosa è avvenuto nelle ore che hanno tenuto Torino con il fiato sospeso.

A cura di Ugo Leo

La giornata della bomba di via Nizza raccontata dall'alba al disinnesco dell'ordigno che ha tenuto fuori casa 10mila persone nella zona rossa.

Il residuato bellico è stato portato via verso una a cava di Ciriè poco dopo le 14.

(La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

La sindaca tra gli sfollati: sono 10mila nella zona rossa tra il quartiere di San Salvario e parte della Crocetta, altri 50mila sono costretti a restare in casa. (LaPresse)

È stato trovato un ordigno inglese da 500 libre, con un cuore di 65 chili di esplosivo al tritolo nel centro della città. L’hanno ritrovata nel corso dei lavori per il teleriscaldamento: c’è una bomba della Seconda Guerra Mondiale, in via Nizza, a Torino. (Open)

Le strade sono state riaperte per permettere agli sfollati dalla zona rossa il rientro a casa e la libertà di muoversi a quelli della gialla. I militari avevano stimato una durata per le operazioni di bonifica dalle 4 alle sei ore, ma è certo che termineranno prima delle 17. (La Stampa)

Da quanto si apprende, sono state evacuate 10 mila persone, tutti residenti della zona rossa, nei quartieri San Salvario e Crocetta. Cronaca - 10 mila persone evacuate dalla zona rossa - Il termine dei lavori alle 17. (Tuscia Web)

Chi abita nella zona gialla, 50mila cittadini, potranno scegliere se lasciare le loro abitazioni o rimanere negli appartamenti seguendo precise istruzioni. In città sono stati creati punti di raccolta e di controllo alla fermata metro Marconi e Nizza, a quelle dei bus di corso Sommeiller, via Valperga Caluso e via Donizzetti. (Il Gazzettino)

Aeroporto e stazione treni chiusi. In programma anche la chiusura dello spazio aereo sopra il centro di Torino e lo stop della circolazione dei treni nella stazione di Porta Nuova. (Fanpage.it)