I "frugali" alla guerra del debito

ilGiornale.it ESTERI

La revisione del Patto di stabilità era stata avviata subito prima della pandemia.

Attenendosi ad quadro basato sulle regole, dovrebbero essere apportati miglioramenti ", scrivono i ministri economici "frugali".

Le discussioni sul miglioramento del quadro della governance economica hanno bisogno di molto tempo e dovrebbero essere basate su un’ampia consultazione condotta dalla Commissione

E proseguono difendendo i magici numeri del 3 e 60%: " La disattivazione della clausola generale di salvaguardia e una possibile riforma del patto di stabilità non dovrebbero essere legate. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Sulla riforma del Patto di stabilità «c’è un atteggiamento di dialogo, nessuno, neanche i firmatari della lettera (i Paesi frugali, ndr), è intervenuto in modo chiuso. L’assetto delle regole potrà più avanti dirci se andare più veloci o più lenti, ma non è la nostra maggiore preoccupazione in questo momento. (La Stampa)

Gentiloni, che fa parte del gruppo dei Socialisti e Democratici, aveva già fatto capire chiaramente a Cernobbio l’orientamento della Commissione “Anche se non consideriamo le regole di bilancio come un ostacolo a politiche di bilancio efficienti, siamo aperti al dibattito sul miglioramento della governance, incluso il patto di stabilità. (Il Fatto Quotidiano)

In altre parole, «la disattivazione della clausola generale di salvaguardia e una possibile riforma del Patto di stabilità e crescita non dovrebbero essere collegate», sostengono i frugali. Non si escludono però possibili ulteriori adesioni all’appello basato sul concetto che «la riduzione del rapporto debito/Pil deve rimanere un obiettivo comune». (Corriere della Sera)

L’Italia dovrà tornare prima o poi a stringere la cinghia, perché la corsa del debito pubblico non sarebbe sostenibile a lungo. Dunque, l’incremento del debito pubblico in questi due anni è stato solo una parte del totale che registreremo a consuntivo. (InvestireOggi.it)

11 settembre 2021 a. a. a. Torna il patto di stabilità. "Dobbiamo creare spazio per investire in aree che potenzialmente possono creare posti di lavoro, come la transizione verde e digitale. (LiberoQuotidiano.it)

Il documento austriaco ha ricevuto l’immediato appoggio olandese ed è stato sottoscritto dai ministri di sei Paesi: Finlandia, Slovacchia, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Lettonia. Kurz e l’Austria appaiono, al tavolo negoziale, meno gravati da preconcetti e possono rappresentare il punto di riferimento ideale per protrarre la trattativa sul Patto. (InsideOver)