Bergoglio vieta le Messe in latino • Imola Oggi

Imola Oggi ESTERI

Le messe in latino e con il sacerdote rivolto verso l’altare in ogni caso non si potranno più celebrare nelle chiese parrocchiali.

“I presbiteri i quali già celebrano secondo il Missale Romanum del 1962, richiederanno al Vescovo diocesano l’autorizzazione per continuare ad avvalersi della facoltà”.

L’uso distorto che ne è stato fatto è contrario ai motivi che li hanno indotti a concedere la libertà di celebrare la Messa con il Missale Romanum del 1962″

Stretta di Papa Francesco sulle messe celebrate in rito antico. (Imola Oggi)

Su altri giornali

E l'amicizia è diventata una bellissima storia da raccontare anche al Papa. E il merito è tutto di Rosario Iannucci, il presidente di un sogno avverato (TorreSette)

Papa Francesco, dopo aver consultato i vescovi del mondo, ha deciso di modificare le norme che regolano l’uso del messale del 1962, liberalizzato come “Rito Romano extra-ordinario” quattordici anni fa dal predecessore Benedetto XVI (Farodiroma)

Le messe con il rito antico, ad ogni modo, come stabilito dal Papa non si terranno più nelle chiese parrocchiali. Città del Vaticano – Stretta di Papa Bergoglio sulle celebrazioni liturgiche in rito antico. (Il Faro online)

Cosa aveva fatto papa Benedetto XVI. Benedetto XVI, per venire incontro ai lefebvriani e agli altri tradizionalisti, aveva liberalizzato con il motu proprio Summorum pontificum (2007) il messale preconciliare Le messe in latino e con il sacerdote rivolto verso l'altare in ogni caso non si potranno più celebrare nelle chiese parrocchiali. (ilmessaggero.it)

L’Aicovis potrà partecipare a una Udienza Generale del Mercoledì, rivolgendosi direttamente alla Prefettura della Casa Pontificia, specificando la data e il numero dei partecipanti Qualche tempo fa era stata protocollata una lettera al Santo Padre e dopo qualche tempo, al comune di Torre Annunziata, è giunta la risposta da parte della Segreteria di Stato del Vaticano (Lo Strillone)

Chi volesse celebrare con devozione secondo l’antecedente forma liturgica non stenterà a trovare nel Messale Romano riformato secondo la mente del Concilio Vaticano II tutti gli elementi del Rito Romano, in particolare il canone romano, che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti” La riforma liturgica, infatti, “ha la sua espressione più alta nel Messale Romano, pubblicato in editio typica da san Paolo VI e riveduto da san Giovanni Paolo II . (Servizio Informazione Religiosa)