Ufficiale: WarnerMedia e Discovery formeranno insieme un nuovo gigante dei media

BadTaste.it ECONOMIA

WarnerMedia, lo ricordiamo, include canali tv come HBO, gli studi cinematografici e televisivi della Warner Bros, la DC Comics, la CNN, Cartoon Network, Turner Networks e molto altro

Dopo le indiscrezioni delle ultime ore, è ufficiale: AT&T e Discovery Inc hanno annunciato i loro piani per fondere i loro asset media e di intrattenimento per creare un “leader globale nel settore e un forte competitor nel settore dello streaming”. (BadTaste.it)

La notizia riportata su altre testate

Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi è giunta la conferma sulla cessione di WarnerMedia da parte della società madre, il gigante delle telecomunicazioni At&t, che consente di fatto la fusione con Discovery Channel. (La Stampa)

Ceo della società in Italia è Alessandro Araimo, mentre la pubblicità è raccolta dalla concessionaria interna Discovery Media Discovery, società controllata dal miliardario John Malone, edita emittenti come l’omonimo Discovery, Food Network, Animal Planet e TLC. (Engage)

Nasce il gigante dei media: accordo da $ 43 miliardi tra Warner e Discovery per sfidare Netflix e Disney. Aspetti principali. Per contrastare l’ascesa dei colossi streaming, in particolare di Netflix e Disney+, AT&T, tramite la sua controllata WarnerMedia, ha deciso di unire le forze con Discovery in una fusione da 43 miliardi di euro. (Forbes Italia)

e la piattaforma streaming HBO Max) e quelli di Discovery (che includono un ricco portfolio di canali via cavo guidati da Discovery, TLC, Animal Planet, OWN, Food Network, HGTV, e la piattaforma streaming recentemente rilanciata Discovery Plus). (BadTaste.it TV)

La nuova società potrebbe essere seconda sola a 3' di lettura. AT&T batte in ritirata da schermi e teleschermi. (Il Sole 24 ORE)

La nuova compagnia sarà uno dei leader globali tra le piattaforme dirette ai consumatori", ha commentato John Stankey, ceo of AT&T. AT&T possiede Cnn, Hbo, e Warner Bross dopo l'acquisizione di Time Warner per 109 miliardi di dollari, avviata nel 2016 e perfezionata nel 2018, poi rinominata WarnerMedia (la Repubblica)