Sparatoria Cernusco: ucciso Antonio Bellocco, ferito il capo ultras dell'Inter Andrea Beretta

Sparatoria Cernusco: ucciso Antonio Bellocco, ferito il capo ultras dell'Inter Andrea Beretta
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Sparatoria a Cernusco sul Naviglio, un morto. AGGIORNAMENTO: La vittima è Antonio Bellocco, 36 anni, già condannato per mafia, erede di una delle più potenti famiglie di ‘ndrangheta, radicata a Rosarno, da tempo insediate al nord, e poi anche sugli spalti degli ultras della curva nerazzurra a San Siro. Il ferito è invece Andrea Beretta, 49 anni, storico leader della curva Nord dell’Inter. Tragica sparatoria a Cernusco, un morto Una tragica sparatoria si è verificata intorno alle 10.50 di stamattina, mercoledì 4 settembre 2024, a Cernusco sul Naviglio. (Prima la Martesana)

La notizia riportata su altri media

E però chi aggredisce per primo non risulta essere Bellocco ma lo stesso Beretta. A Milano oggi accade che un rampollo della ‘ndrangheta venga ucciso, e “con evidenti ferite da arma da taglio al collo (…) ferite compatibili con il decesso, anche in ragione della copiosa perdita ematica”. (Il Fatto Quotidiano)

Il primo, un noto picchiatore e capo della Curva Nord, bandito per 10 anni da tutti gli stadi, legato a Roberto Manno, esponente della ’ndrangheta di Pioltello. Andrea Beretta e Antonio Bellocco erano amici inseparabili, spesso ritratti sui social in atteggiamenti affettuosi, uniti dalla passione per l’Inter. (Calcio e Finanza)

Antonio Totò Bellocco, 36 anni, erede del clan di 'ndrangheta di cui porta il cognome - che scende ed entra nella struttura. Lui stesso che riesce meno di un minuto dopo in compagnia di Andrea Beretta, 49 anni, storico capo ultras della curva nord dell'Inter. (MilanoToday.it)

Un video mostra l'aggressione ad Antonio Bellocco, ucciso dal capo ultrà dell'Inter Andrea Beretta

L'omicidio di Antonio Bellocco, il rampollo della famiglia di 'ndrangheta rosarnese, ucciso dal capo ultras dell'Inter, Andrea Beretta, apre nuovi scenari sui rapporti tra alcune curve calcistiche e il mondo della mafia (Secolo d'Italia)

In uno dei passaggi dell'atto si nota che le immagini delle telecamere, ora al vaglio dei carabinieri, "evidenziano come il Beretta" fuori dall'auto ferma davanti alla palestra 'Testitudo' con dentro "il Bellocchio esanime", sia rientrato "almeno una volta, all'interno dell'abitacolo, probabilmente infierendo ancora con il coltello" sul 36enne della cosca di Rosarno (Tiscali Notizie)

Bellocco era erede di una delle più potenti famiglie di 'Ndrangheta e stava scalando posizioni. (Fanpage.it)