Troppe mutazioni, in Giappone il Covid-19 verso "l'auto estinzione"

la VOCE del TRENTINO ESTERI

La variante delta in Giappone ha accumulato troppe mutazioni alla proteina non strutturale che corregge gli errori del virus, chiamata nsp14.

Pubblicità Pubblicità. . Gli studi hanno dimostrato che più persone in Asia hanno un enzima di difesa chiamato APOBEC3A che attacca i virus RNA, tra cui il virus SARS-CoV-2 che causa la COVID-19, rispetto alle persone in Europa e Africa.

La quinta aggressiva ondata di contagi portata dalla variante Delta è arrivata al suo punto di saturazione, facendo di fatto fermare la circolazione dell’infezione. (la VOCE del TRENTINO)

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo una teoria proposta da Ituro Inoue, professore al National Institute of Genetics, la "variante Delta in Giappone ha accumulato troppe mutazioni a carico della proteina nsp14 per correggere gli errori del virus che hanno innescato l'autodistruzione" Buone notizie anche sul fronte dei decessi, che sono stati due, e dagli ospedali dove i pazienti ricoverati in gravi condizioni stanno diminuendo progressivamente e ora sono 58. (Quotidiano.net)

Durante il picco della sua quinta ondata, il Giappone registrava circa 26’000 casi al giorno Secondo una teoria «potenzialmente rivoluzionaria» avanzata dal professor Ituro Inoue, un esperto di genetica, la variante Delta - riportano i media - ha semplicemente accumulato troppe mutazioni nella proteina che corregge gli errori del virus chiamata Nsp14. (Corriere del Ticino)

Crediamo che man mano che le mutazioni si accumulavano il virus non sia stato in grado di creare copie di se stesso. Il coronavirus avrebbe cominciato a faticare a riparare gli errori in tempo, una fatica che lo avrebbe portato quasi all'autodistruzione. (Today)

In Giappone la quinta e più grande ondata di pandemia di Covid, guidata dalla variante Delta del coronavirus, si è improvvisamente interrotta a seguito di un aumento apparentemente inarrestabile di nuove infezioni. (Il Secolo d'Italia)

Secondo un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Genetica e dell’Università di Niigata, la spiegazione sarebbe nelle continue mutazioni del virus che avrebbero di fatto ucciso il Covid. (Adnkronos)

Alcuni scienziati giapponesi hanno ipotizzato che il virus si sia suicidato o 'auto estinto'. Secondo i ricercatori nipponici un numero incontrollato di mutazioni avrebbe portato al cosiddetto collasso mutazionale, dall'inglese 'mutational meltdown' (La Repubblica)