20 luglio 2001: quello sparo in piazza Alimonda che cambiò il volto del G8

Primocanale INTERNO

l 20 luglio del 2001 verrà ricordato come la peggior pagina di cronaca legata a una manifestazione della storia di Genova, e non solo di Genova.

Carlo Giuliani, 23 anni, viene ucciso in piazza Alimonda, colpito da una pallottola partita dalla pistola del carabiniere Mario Placanica, anche lui giovanissimo, dentro un Defender rimasto bloccato.

Ma non è finita, ora a spaventare è quello che potrà succedere il giorno dopo, come reagirà la piazza a questa morte?

La città nel frattempo era stata devastata da black bloc che distrussero tutto ciò che capitava sotto mano: zona Brignole, assalto al carcere di Marassi, disordini in via Tolemaide e piazza Giusti, solo per citarne alcuni. (Primocanale)

Su altri media

L’assioma, stracciato dalla polizia quel giorno, è di solito tanto più imperativo in situazioni potenzialmente esplosive, e in particolare all’indomani di una tragedia come l’uccisione di Carlo Giuliani nel corso dei durissimi scontri del giorno precedente. (Il Riformista)

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Chi 20 anni fa sosteneva la necessità di un pianeta più rispettato, meno aggredito, la necessità di fermare il riscaldamento globale ne è ancora convinto, ma evidentemente non abbastanza. Alessandro Principe ha raggiunto Haidi, la madre di Carlo, per un’intervista su quei giorni e sugli sviluppi, le cui propaggini giudiziarie sono arrivate fino a oggi. (Radio Popolare)

Uno degli aggressori scagliò un estintore contro la Land Rover. Il ragazzo raccolse e sollevò l’estintore con le mani sopra la testa, ma venne raggiunto da un colpo di pistola allo zigomo. (Sky Tg24 )

“Non rincorriamo scadenze, agiamo secondo i nostri tempi ma il caso ha voluto che in questo periodo ricorra il ventennale delle bellissime giornate di rivolta del G8 di Genova e della tragica morte di Carlo Giuliani – scrivono gli anarchici - In questi 20 anni, su quelle giornate, politici, capetti e politicanti di movimento, preti e persino la famiglia di Carlo, hanno vomitato – chi analisi riformistiche e prive di verita’, chi vere e proprie diffamazioni sulla persona di Carlo – dicono – Noi invece vogliamo ricordarlo dandogli la dignita’ che merita, senza ipocrisie, lontani da idolatrie”. (Genova24.it)

I No Global erano contro le multinazionali che producevano in Paesi a zero costo e a zero regole. Come chiedevano i No Global vent’anni fa (Fanpage.it)