Intelligenza artificiale a scuola, serve il «Teacher in the loop»

Intelligenza artificiale a scuola, serve il «Teacher in the loop»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera INTERNO

Al Bett di Londra, la più importante fiera continentale sulla tecnologia applicata all’educazione, è andato in scena uno spettacolo ricorrente: oltre 600 aziende da tutto il mondo — dai big Google, Microsoft e Intel ai «verticali» come Adobe e Kahoot — hanno mostrato il grande entusiasmo che il digitale prova per la scuola. Quella che invece è parsa mancare è la reciprocità del sentimento. Superata l’eccitazione post-Covid, sostenuta dai fondi Pnrr, i due mondi appaiono così come sono: molto lontani. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

L’intelligenza artificiale è destinata a giocare un ruolo sempre più rilevante nella scuola del futuro. Secondo il Ministro, l’introduzione delle nuove tecnologie in aula richiede competenze specifiche, per cui sono stati destinati ben 450 milioni di euro, provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), proprio per la formazione del corpo docente. (Tuttoscuola)

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)

MILANO — Al convegno nazionale sull'Intelligenza artificiale, organizzato dal Ministero dell'Istruzione, tra gli istituti scolastici provenienti da tutta Italia c'era anche il liceo "Montale" di Pontedera, rappresentato dagli studenti Samuele Volpi, Livia Puccinelli, Alessio Cesarano e Ambra Ciarpaglini, accompagnati dalla professoressa Sara Liberto. (Qui News Valdera)

Intelligenza Artificiale a scuola: strumento utile, ma le priorità sono altre

«Una novità particolarmente importante. «Nelle nuove indicazioni nazionali ci saranno già a partire dalla scuola primaria elementi base, molto semplici, di informatica». (Il Sole 24 ORE)

Mentre altri atenei hanno remore, qui hanno deciso di utilizzarla dentro e fuori le aule. Il sistema che è stato perfezionato dalla struttura Digital Learning dell’università, una sorta di Silicon Valley in via del Padovanino, si chiama Lucrez-IA, da Elena Lucrezia Cornar Piscopia, forse la prima laureata al mondo, proprio a Padova (in filosofia nel 1678). (Italia Oggi)

Tuttavia, sento di dover esprimere qualche perplessità su questa scelta, non tanto sull’uso della tecnologia in sé, quanto sulle priorità che si stanno dando. (Tecnica della Scuola)