Il Consiglio di Stato, con due differenti sentenze, ha azzerato i vertici della Suprema Corte di Cassazione.

CORRIERE DEL GIORNO INTERNO

Due sentenze “gemelle” che ha causato un vero e proprio terremoto a “Palazzaccio“, sede della Corte di Cassazione, anche a Palazzo dei Marescialli sede del Csm.

“Conoscendo il modo di operare del Csm faranno di tutto – aggiunge, critico, il professor Scoca – perchè a seguito della decisione del Consiglio di Stato non succeda niente

Il Consiglio di Stato , che è il massimo organo giudicante in materia amministrativa, ha ribaltato la precedente sentenza del Tar del Lazio che, invece, aveva confermato le nomine e respinto il ricorso. (CORRIERE DEL GIORNO)

Ne parlano anche altre fonti

Il Consiglio di Stato ha ribaltato una precedente sentenza del Tar del Lazio che, invece, aveva confermato le nomine e respinto il ricorso. Accoglienza infatti il ricorso del giudice Angelo Spirito ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm, del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano. (Imola Oggi)

Di fatto, dunque, è stata ribaltata la decisione del Tar che, al contrario, aveva confermato entrambe le nomine al Csm. La motivazione del Csm, infatti, viene considerata non «resistente alle doglianze articolate dall’appellante, risultando irragionevole e gravemente carente». (Open)

A tenere la relazione principale sarà invece il primo presidente della Corte di Cassazione, Pietro Curzio. Nell’aula magna del "Palazzaccio", venerdì 21 gennaio, saranno i due protagonisti principali. (Il Manifesto)

l Consiglio di Stato, con due distinte sentenze, ha decapitato i vertici della Corte di Cassazione. Insomma si sarebbe dato troppo valore anche al fatto che Cassano è stata Presidente della Corte di Appello di Firenze senza considerare che Spirito aveva una ben più lunga e specifica esperienza di alto magistrato “dirigente” in Cassazione. (Corriere della Calabria)

A vincere entrambi i ricorsi il presidente di sezione civile della Cassazione, Angelo Spirito, difeso dal professor Franco Gaetano Scoca. Quanto accaduto è un fatto […] (Il Fatto Quotidiano)