VELINO, RECUPERATO ANCHE IL CORPO DEL VENTISEIENNE GIANMARCO DEGNI

ReteAbruzzo.com INTERNO

Il recupero dopo 28 giorni si è rivelato più difficile del previsto: insieme ad una quarantina di soccorritori hanno operato tre cani molecolari, due dei carabinieri e l’ultimo della Guardia di finanza.

Sul posto tra gli altri hanno operato anche i carabinieri del Rim, reparto interventi montani, che hanno effettuato i rilevi di polizia giudiziaria

E’ stato recuperato il corpo dell’ultimo dei quattro escursionisti dispersi dal 24 gennaio scorso sul Monte Velino, Gianmarco Degni, 26enne studente di Avezzano (ReteAbruzzo.com)

La notizia riportata su altre testate

Monte Velino, trovato il corpo del quarto escursionista (Di sabato 20 febbraio 2021) Si tratta di Gianmarco Degni, di 26 anni. La prefetta dell'Aquila: "Grazie a tutti i soccorritori e ai privati che dal 24 gennaio hanno lavorato senza sosta". (Zazoom Blog)

I funerali dei quattro si terranno lunedì alle ore 15 nella cattedrale di Avezzano (L’Aquila) (LaPresse)

E’ stato recuperato il corpo dell’ultimo dei quattro escursionisti dispersi dal 24 gennaio scorso sul Monte Velino, Gianmarco Degni, 26enne studente di Avezzano (L’Aquila). Il ritrovamento è stato effettuato a ridosso della scadenza, le 14,30, entro cui era stata fissato il rinvio delle ricerche per il rischio valanghe. (OggiNotizie)

Appena i soccorritori in quota hanno rinvenuto il corpo dell’escursionista subito è stato avvisato l’elicottero del 118 di L’Aquila, con a bordo il medico, a cui è toccato l’arduo compito della ricognizione cadaverica. (Abruzzo in Video)

É l’ultimo atto della tragedia del 24 gennaio. È stato un lavoro lungo che ha rafforzato lo spirito di coesione tra i diversi corpi impegnati nelle ricerche, finalizzato al conseguimento del risultato (Abruzzonews)

Arriva il cordoglio del soccorso alpino per gli escursionisti morti sul Monte Velino, di cui ieri è stato recuperato l'ultimo corpo. In queste ricerche il soccorso alpino ha utilizzato tecniche mai adottate in Abruzzo, come le micro cariche impiegate nei primi giorni per bonificare le creste e mettere in sicurezza l’area delle ricerche e il sonar Recco, in grado di captare metalli a profondità importanti. (IlPescara)