Berlusconi, audio choc sul processo: «Dev'essere condannato a priori»

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"Ci sono le prove che la sentenza che condannò Berlusconi al carcere, nel 2013, e che diede il via al declino precipitoso di Forza Italia, era una sentenza clamorosamente sbagliata.

Berlusconi è stato votato dagli elettori, fu un colpo di Stato giudiziario".

Lo afferma il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ospite ad Unomattina su Raiuno, a proposito delle rivelazioni de "Il Riformista" sulla sentenza di condanna per Silvio Berlusconi (ROMA on line)

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Milano n. 1690166. Cap. - Tutti i diritti riservati - ISSN (sito web): 2531-6370. Torna su (LiberoQuotidiano.it)

Per Antonio Tajani, vicepresidente del partito, non ci sono dubbi e azzarda il paragone con il capitano dei Dragoni accusato e poi assolto per tradimento: «Silvio Berlusconi è il nuovo Dreyfus». Silvio Berlusconi deve essere nominato senatore a vita, è una cosa che gli è dovuta a parziale risarcimento». (Il Messaggero Veneto)

Certo sentirlo dire dallo stesso giudice che lo ha condannato fa venire rabbia, nausea e sgomento. Il tempo non cancellerà il torto subito, ma ci auguriamo che la verità renda l’onore al nostro leader. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

E anzi davanti al consiglio superiore della magistratura dichiarò di non essersi sentito né condizionato né influenzato nel lavoro di redazione delle motivazioni della sentenza. “Berlusconi deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! Poi, l’anno scorso, il giudice Franco è morto. (Il Fatto Quotidiano)

Lo avrebbe detto, nel 2013, il relatore in Cassazione, il magistrato Amedeo Franco, in una registrazione resa pubblica dal quotidiano Il Riformista, che ha scatenato una dura polemica politica. La Corte di Cassazione ha tuttavia rivendicato la propria imparzialità. (laRegione)

“E’ un colpo di Stato giudiziario“, ha detto senza mezzi termini il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ai nostri microfoni. Altro discorso è però la sostanza delle sentenze, cioè non è che le sentenze vengono decise sulla base di una camarilla di giudici che si mettono d’accordo per perseguitare, come in questo caso, Silvio Berlusconi (Radio Radio)