Aston Martin ferma il progetto Rapid-E. L'auto elettrica inglese non si farà
Sempre che si possa parlare di produzione di massa, dati i soli 155 esemplari previsti inizialmente.
Il modello considerato pre-serie era già pronto, ed era persino apparso sul tracciato di Monaco, ma ora sembra che la Aston Martin Rapid-E si fermerà qui e non arriverà alla fase di produzione di massa.
Le specifiche della Rapid-E, infatti, non avevano impressionato, con una batteria da soli 65 kWh, per una autonomia a stento vicina ai 300 km. (DMove.it)
Su altre fonti
Aston Martin DBS Superleggera, video. Non c’è solo Geely. Aston Martin tra difficoltà economiche e impegni futuri. Gli inglesi sono in crisi dichiarata, per loro stessa ufficiale ammissione, a causa di "vendite più basse, costi più alti e margini ridotti”. (Auto.it)
La Cina alla conquista dell’Europa. Se l’offerta di Geely, attualmente impegnata a studiare i libri contabili di Aston Martin, dovesse andare a buon fine porterebbe il colosso cinese a mettersi nel portafogli un altro storico brand (di lusso) europeo, dopo Volvo e Lotus. (Motor1 Italia)
Nel frattempo titolo Aston Martin è salito alla Borsa di Londra (+16% a 4,65 sterline): un’oscillazione che indica il favore del mercato ad un’entrata della Geely nel capitale dell’Aston Martin. I cinesi della Geely sono già proprietari della Lotus e sarebbero perciò interessati di rilevare una quota dell’Aston Martin. (AlVolante)
In quest'ottica l'acquisto di Aston Martin, cliente di Mercedes, non farebbe altro che rafforzare la posizione di Geely nell'azionariato di Daimler. Il secondo è quello della produzione delle Aston Martin stesse: già oggi, infatti, la casa inglese compra da Amg-Mercedes telai e motori e Geely possiede il 9,69% di Daimler Ag, casa madre di Mercedes. (La Gazzetta dello Sport)
Infatti, secondo quanto riportato negli ultimi giorni dal Financial Times, il colosso dell’estremo oriente Geely avrebbe già presentato un’offerta di acquisizione ai vertici di Aston Martin. Infatti se inizialmente il prezzo delle azioni era di 19 sterline, ad oggi invece si attesta a 4,5 sterline. (Forbes Italia)
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