Quella Roma "ammalorata" che nessuno cura più: ecco perché il crollo del Globe Theatre amato da Gigi Proietti fa così paura

Repubblica Roma INTERNO

Quella Roma ammalorata che nessuno cura più: ecco perché il crollo del Globe Theatre amato da Gigi Proietti fa così paura di Paolo Di Paolo L'ombra triste e angosciante che il cedimento di giovedì scorso del teatro elisabettiano piantato nel cuore di Villa Borghese va presa molto sul serio: perché rischia di essere già più estesa di quanto crediamo o possiamo supporre (Repubblica Roma)

La notizia riportata su altri giornali

Avevano raggiunto il Globe Theatre di Villa Borghese per assistere ad un'esibizione teatrale con le proprie classi. Ma quasi alla fine dello spettacolo, una scala ha ceduto e una parte della struttura è crollata, trascinando giù le persone che si trovavano sopra: 12 in totale, di cui 7 studenti minorenni. (Fanpage.it)

La giovane è ricoverata in osservazione nel reparto di Pediatria del Policlinico Gemelli. Era finita sotto gli altri ragazzi che si trovavano sui gradini che hanno ceduto. Dimessi sei studenti, in ospedale ne rimangono cinque I primi soccorsi ai ragazzi precipitati con la scala al Globe Theatre giovedì scorso (Corriere Roma)

Manutenzione. Vocabolo che indica un metodo amministrativo applicato nelle metropoli e nelle grandi Capitali. Espressione che invece, nella nostra città, troppo spesso è oggetto di una rimozione costante e trasversale rispetto alle maggioranze capitoline. (Corriere Roma)

Crollo e lesioni colposi. Interrogati alcuni testimoni, fra gli studenti presenti al personale in servizio nel teatro a Villa Borghese. La procura indaga per crollo e lesioni colposi. Acquisiti i documenti sui lavori e sulla manutenzione nella struttura. (Corriere Roma)

Nel crollo sono rimaste ferite 12 persone, di cui undici ricoverati e una medicata sul posto. Sei ragazzi degli undici ricoverati in ospedale per il crollo di una scala al Globe theatre di Roma sono stati già dimessi. (ilmessaggero.it)

Di Emilia Costantini Il Globe è nato come luogo per esercitarsi nel teatro di parola, teatro classico e senza rete, cioè senza l’aiuto di eccessive scenografie. È teatro d’attore e qui anche giovani talenti ritrovano il nocciolo fondamentale del nostro mestiere: la fisicità, la voce, l’educazione del corpo. (Corriere Roma)