Conti in rosso e pedofilia, le spine temporali del nuovo pontificato

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«Si può vivere in questo mondo senza preoccuparsi del denaro? Anche la Chiesa deve prendersi cura delle esigenze finanziarie delle sue missioni… Non si può dirigere la Chiesa con le Avemaria». Eravamo nel 1982 e a interrogarsi sul denaro, sterco del demonio, era monsignor Paul Casimir Marcinkus, classe 1922, presidente dello Ior, la banca vaticana ai tempi di Michele Sindona, Roberto Calvi e Licio Gelli (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Molte sono le sfide che Leone XIV ha di fronte in qualità di nuovo Papa. (Corriere della Sera)
In altre parole, la chiesa vicino a casa nostra, con i suoi arredi, opere d’arte, ecc. Attenzione, però: la Santa Sede è solo il “governo centrale” della Chiesa con sede in Vaticano, non la Chiesa nel suo insieme, che è composta da innumerevoli istituzioni sparse in quasi tutto il mondo: parrocchie, scuole, missioni, ospedali, luoghi di culto, e tanti altri enti. (Geopop)
La spiritualità domina, ma nel silenzio della Cappella Sistina anche l’economia fa sentire il suo peso., Il Conclave 2025 è ancora in corso e procede nei tempi previsti, a parte l'insolito ritardo di due ore con cui è arrivata la prima fumata: secondo i bookmaker, la fumata bianca è attesa tra l’8 e il 9 maggio. (Tgcom24)

Meno 78 milioni di euro nel 2022, meno 83 l’anno dopo, e ancora circa meno 70 nel 2024. L’urgenza è dettata dai numeri: dal Covid in poi i bilanci sono costantemente in negativo. (Tgcom24)
Papa Francesco, negli ultimi tempi, ha lavorato di meno e alcuni dossier si sono accumulati. Oggi il neo Papa Leone XIV dovrà occuparsi del deficit di bilancio della Chiesa. Il nome scelto sembra rievocare quello di Leone XIII che, con la Rerum Novarum del 1891, avviò la grande tradizione della Dottrina Sociale. (Business People)
Il Vaticano è in bolletta e il prossimo Papa non avrà solo la grave preoccupazione di riportare la fede in Europa o rendere la Chiesa più cristocentrica, come stanno chiedendo tanti cardinali. Su di lui graveranno anche questioni ben più materiali come il peso ormai insostenibile dei conti in rosso che di anno in anno – dal Covid in poi – non fanno che peggiorare. (Il Messaggero)