Affitti brevi, al via le nuove regole ma in Friuli più di 6500 strutture sono fuori legge

Affitti brevi, al via le nuove regole ma in Friuli più di 6500 strutture sono fuori legge
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Friuli Oggi INTERNO

Le strutture per gli affitti brevi in Friuli: ancora tanti senza Cin. Malgrado il decreto, che dispone che qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica (comprese quelle per gli affitti brevi) debba munirsi del CIN, ovvero il Codice Identificativo Nazionale, specifici dispositivi di sicurezza e la presentazione al Comune di appartenenza della Segnalazione Certificato di Inizio Attività (SCIA), sia in vigore da 10 giorni in Friuli Venezia Giulia solo il 58% degli host ha adempiuto all’obbligo di legge. (Friuli Oggi)

La notizia riportata su altre testate

Dopo una fase sperimentale in estate e un periodo di adeguamento alle nuove regole, dal primo gennaio 2025 l’obbligo di Codice identificativo nazionale (Cin) e le disposizioni del ministero del Turismo sono ufficialmente entrate in vigore e con esse anche le sanzioni in caso di mancata esposizione. (Rete Gargano)

Una norma che si applica a chiunque offra o conceda in locazione un’unità abitativa o una sua porzione per scopi turistici o per locazioni brevi, nonché ai gestori delle strutture ricettive, compresi gli agriturismi. (LaGuida.it)

Chi possiede una multiproprietà è escluso automaticamente dalla possibilità di svolgere l’attività di affitti brevi a meno che agisca nella illegalità. A evidenziarlo è Federcontribuenti nel fare riferimento alla nuova npormativa in vigore dal primo gennaio che non contempla la possibilità di richiedere il Cin (Codice identificativo nazionale) per i multiproprietari. (NT+ Condominio)

Strutture ricettive Cia Cuneo: "Occhio alle nuove disposizioni in vigore dal 1° gennaio"

«Malgrado il decreto che dispone che qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica debba munirsi del Codice identificativo nazionale, specifici dispositivi di sicurezza e la presentazione al Comune di appartenenza della Segnalazione certificato di inizio attività, sia in vigore da 10 giorni in Umbria 2 strutture su 5, circa il 40% circa, sono ancora fuorilegge». (umbriaON)

Cioè? Il Codice identificativo nazionale diventato obbligatorio per essere identificati per la promozione e la pubblicità dell’offerta di ospitalità. In pratica una su quattro fra hotel, b&b, agriturismi e titolari di affitti brevi ancora non è in regola con la richiesta del Cin. (LA NAZIONE)

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