Consiglio di Stato decapita i vertici della Cassazione

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Consiglio di Stato decapita quindi i vertici della Cassazione: del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano.

È stato accolto infatti il ricorso del giudice Angelo Spirito e così il supremo organo di giustizia amministrativa ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm.

Franco Frattini è il nuovo presidente del Consiglio di Stato. (Livesicilia.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze pubblicate oggi, ha decapitato i vertici della Corte di Cassazione. Ora la parola passa di nuovo al Consiglio superiore della magistratura che ha diverse opzioni, compreso quello di riadottare gli stessi provvedimenti ma con diverse motivazioni. (Sky Tg24 )

Ad aprirla dovrebbe essere il discorso sullo stato della giustizia italiana del primo presidente. "Dopo la vicenda giudiziaria della nomina del Procuratore di Roma, ora una nuova pronuncia del Consiglio di Stato azzera il vertice della Suprema Corte di Cassazione. (Italia Oggi)

Ascolta la versione audio dell'articolo. 1' di lettura. Il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze pubblicate oggi, ha decapitato i vertici della Corte di Cassazione. Accoglienza infatti il ricorso del giudice Angelo Spirito ha dichiarato illegittime le nomine, fatte nel 2020 dal Csm, del presidente della Suprema Corte Pietro Curzio e del presidente aggiunto Margherita Cassano. (Il Sole 24 ORE)

Alla vigilia dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, che si svolgerà il 21 gennaio, respinti i vertici scelti dal Csm nel 2020 Pietro Curzio. (La Repubblica)

A più di due anni di distanza, i giudici amministrativi non sono però stati dello stesso avviso di Mattarella, bocciando clamorosamente la nomina di Curzio a primo presidente della Corte di Cassazione. (Il Riformista)

È chiaro che viene così colpito il cuore dei malanni che affliggono l’ordine giudiziario: le nomine dei capi, gli incarichi direttivi Perché con la sentenza numero 268 del 2022 depositata oggi, la quinta sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso avverso la nomina dell’attuale primo presidente della Cassazione Pietro Curzio, ora formalmente decaduto dalla carica. (Il Dubbio)