Navalny è ricercato federale - RSI Radiotelevisione svizzera

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Alexei Navalny, che martedì aveva annunciato di voler tornare in patria, è stato inserito nella lista dei ricercati federali in Russia.

Navalny, si legge, “ha smesso di comunicare con l’ispettorato, anche se è costretto a farlo regolarmente a causa della sua sospensione condizionale della pena”.

Lo riporta il sito web del quotidiano governativo Rossiyskaya Gazeta.

Stando al Servizio penitenziario federale, Navalny ha effettuato il controllo con gli ispettori una sola volta lo scorso 23 novembre, quando ha detto che si stava sottoponendo alla riabilitazione in Germania (RSI.ch Informazione)

Ne parlano anche altre testate

agosto Forse non lo ricordate, ma quando Putin parlò del suo vaccino era il 10 agosto 2020. Nicola Magrini, dell'Aifa italiana, ieri ha detto che anche il vaccino cinese (il Sinovac) sarà sottoposto al vaglio europeo. (Liberoquotidiano.it)

E ieri, in effetti, il principale esponente dell’opposizione a Vladimir Putin ha annunciato che domenica arriverà a Mosca su un volo low cost per riprendere la sua lotta. Navalny aggiunge che coloro che hanno tentato di assassinarlo «si sono offesi perché non sono morto e ora minacciano di sbattermi in cella». (Corriere della Sera)

Bluff trasparenza: gli eurodeputati posso visionare solo un contratto (quello con Curevac), senza prendere appunti e senza poter divulgare i dettagli. (La Verità)

Molti commentatori occidentali avevano subito bollato il vaccino russo come un'arma politica del Cremlino per espandere la propria influenza nel mondo. La domanda per l'autorizzazione all'uso di emergenza dello Sputnik V è stata presentata dall'Rdif il 22 dicembre. (ilGiornale.it)

Comunque vada a finire, ha già vinto, perché ha tolto a Putin il fascino inquietante di un Lord Voldemort: notoriamente, è il presidente russo che non pronuncia mai il nome di Navalny. Non è Navalny che viene schiacciato dal terrore, è Putin che deve avere paura di lui. (La Stampa)

Appena metterà piede in Russia, Alexey Navalny sarà arrestato. «Il 17 gennaio torno a casa, venite a prendermi», ha scritto Navalny, che si trova ancora in Germania, dove negli ultimi mesi è stato curato a seguito del presunto avvelenamento subito la scorsa estate. (Ticinonline)