Omicidio a Reggio Emilia, sgozzata per una foto su Instagram

Corriere della Sera INTERNO

È caposervizio del Resto del Carlino Reggio ed è stato tra le ultime persone a vedere in vita la donna.

Genco, reo confesso, ha detto agli inquirenti di aver tentato di soffocarla e poi di averla accoltellata.

Vedere quella foto ha fatto partire il 24enne Mirko Genco da Parma, dove vive: ha preso un taxi, è arrivato a Reggio, ha raggiunto il locale e ne è uscito con lei, sua ex compagna.

Poi il tragitto a piedi verso casa di Juana, l’ennesima discussione, l’arrivo al parco, il delitto. (Corriere della Sera)

Su altri media

Il Tribunale: “Non siamo veggenti” “Un giudice non ha poteri di chiaroveggenza, non può sapere ciò che accadrà dopo”. Femminicidio Reggio Emilia, killer già condannato per violenze. (Fanpage)

Donna uccisa nel parco a Reggio: la madre del fermato fu vittima di femminicidio a Parma 21 Novembre 2021. Al parco, nel luogo in cui Juana Cecilia è stata uccisa - indagato e fermato è l'ex compagno 24enne Mirko Genco - la dimostrazione d'affetto nei confronti della vittima è tangibile nella miriade di fiori, candele, messaggi lasciati per lei. (La Repubblica)

I carabinieri del Nucleo Investigativo, infatti, hanno acquisito le immagini delle videocamere poste nell’androne del condominio di via Melato 25, dove risiedeva la giovane. Quei fotogrammi potrebbero confermare o smentire quanto dichiarato da Genco in caserma sabato scorso agli investigatori e al pm Maria Rita Pantani che coordina le immagini. (Il Resto del Carlino)

«È stata contestata anche la violenza sessuale» tra le ipotesi di reato formulate dalla procura di Reggio Emilia. Così il sostituto procuratore Maria Rita Pantani, titolare dell'inchiesta, ha descritto Genco, motivando la richiesta di convalida dell'arresto nell'udienza di stamattina. (La Stampa)

Quanto accaduto “non è altro che ciò che accade in decine e decine di processi per reati analoghi”. Le valutazioni che un giudice è chiamato a compiere “devono essere le stesse per tutti: comprensione del contesto, accertamento del fatto, applicazione della norma (Reggionline)

E condannare Mirko Genco mantenendo la misura cautelare che aveva in corso". "A volte si pensa che bastino le denunce e il Codice rosso per risolvere il problema, ma è una falsa sicurezza", rincara l’avvocato Fava (Quotidiano.net)