Inchiesta ponte Morandi, la denuncia dei periti del gip: "Pressioni da parte degli altri consulenti"

La Repubblica INTERNO

I periti del gip si sono opposti sostenendo che non servisse.

Ma quel che è successo lo scorso 19 dicembre ha fatto prendere carta e penna ai periti del gip (dunque, imparziali).

I risultati delle prove, hanno chiesto i consulenti, avrebbero dovuto essere acquisiti agli atti.

Il tutto alla vigilia di una delle udienze del secondo incidente probatorio.Il clima, nelle riunione fra specialisti, non è mai stato mite. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E così è stato. Questo incidente probatorio sarà durissimo”, aveva detto un perito all’inizio dell’inchiesta sul Morandi. (Il Fatto Quotidiano)

"Nessuno si deve vendere". È questa la frase pronunciata da uno dei consulenti degli indagati nell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi nei confronti dei periti del gip Angela Nutini e finita nella segnalazione da parte del giudice alla procura di Genova. (La Repubblica)

È questa la frase pronunciata da uno dei consulenti degli indagati nell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi nei confronti dei periti del gip Angela Nutini e finita nella segnalazione da parte del giudice alla procura di Genova. (Primocanale)

La frase incriminata - ha detto ancora Perroni - è stata strumentalizzata perché nel processo penale, sia in udienza che nelle riunioni peritali, ci sono sempre dei momenti di tensione. Lo scorso 17 dicembre, in una delle periodiche riunioni fra tecnici nell'ambito del secondo incidente probatorio, la tensione è salita più del solito. (La Repubblica)

La linea Bastioni è utilizzata per il traffico passeggeri e merci fra Genova Sampierdarena e Ovada, Milano e Torino (via succursale e/o via Busalla); la linea Sommergibile è utilizzata per il traffico merci fra gli scali di Genova Marittima e Genova Sampierdarena. (La Repubblica)

I periti del gip si sono opposti, sostenendo che non servisse. I tre periti del giudice per le indagini preliminari Angela Nutini, che si sta occupando del secondo incidente probatorio sulle cause del crollo del Ponte Morandi di Genova, hanno denunciato al giudice di “ricevere pressioni costanti” dai consulenti degli indagati e di “non essere sereni” nello svolgimento del loro lavoro. (Sky Tg24 )