Al Nord si lavora 255 giorni all’anno, al Sud appena 228: a Vibo stipendi da fame

Al Nord si lavora 255 giorni all’anno, al Sud appena 228: a Vibo stipendi da fame
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Calabria 7 INTERNO

Secondo un’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, nel 2023 gli occupati al Nord Italia hanno lavorato in media 255 giorni, contro i 228 del Sud. Un divario di 27 giornate lavorative, che non può essere spiegato da pregiudizi o stereotipi culturali, ma da fattori strutturali: economia sommersa e precarietà. Sud penalizzato da lavoro irregolare e part time involontario Nel Mezzogiorno l’alta incidenza del lavoro nero e la diffusione di contratti stagionali e part time non scelti abbassano drasticamente il numero di giorni ufficiali lavorati. (Calabria 7)

Ne parlano anche altre testate

L’Italia continua a presentare profonde differenze tra Nord e Sud quando si parla di lavoro e retribuzioni. Secondo un rapporto dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, nel 2023 i lavoratori del Nord hanno timbrato il cartellino in media 255 giorni all’anno, mentre quelli del Sud si sono fermati a 228 giorni, con una differenza di 27 giorni a favore delle regioni settentrionali. (Corriere dell'Economia)

Come si spiega l'ampia differenza tra le varie Regioni? Secondo l'analisi del centro studi della Cgia di Mestre, non certo perché al Nord impiegati e operai siano degli instancabili eroi, mentre al Sud ci sia una diffusa presenza di “scansafatiche” che evitano uffici e fabbriche TRENTO. (il Dolomiti)

E come si spiega questa differenza? Non certo perché al Nord impiegati e operai siano degli instancabili eroi, mentre al Sud ci sia una diffusa presenza di “scansafatiche” che evitano uffici e fabbriche. (Quotidiano dei Contribuenti)

Città italiane con gli stipendi migliori, la classifica da Milano a Trapani. Al Nord si lavora 27 giorni in più rispetto al Sud: ecco perché

Lo rivela una ricerca dell'Ufficio studi della Cgia di Mestre, la Confederazione generale italiana dell'artigianato. – I lecchesi sono gli Stakanov d'Italia. (Il Giorno)

Nella sua prima intervista da CEO, rilasciata al Corriere della Sera, Eberhart traccia un bilancio delle prime settimane di co-gestione e disegna gli scenari futuri. Joerg Eberhart (foto Imagoeconomica), amministratore delegato e direttore generale di Ita Airways dal 17 gennaio scorso, si mostra fiducioso sul futuro della compagnia aerea italiana, ora partecipata al 59% dal Ministero dell’Economia e al 41% da Lufthansa. (Juorno)

Se è vero che gli occupati al Nord ogni 12 mesi timbrano il cartellino 27 giorni in più rispetto ai colleghi del Sud - una media di 255 giorni all’anno contro una di 228 - bisogna considerare che a pesare su questo dato sono in particolare due elementi vale a dire il lavoro nero e il precariato. (Leggo.it)