Torino, una distesa arcobaleno per sostenere il Ddl Zan

La Stampa INTERNO

Alla manifestazione organizzata dal Coordinamento Torino Pride hanno aderito Arci Piemonte; Arci Torino; Rete Lenford; Torino città per le donne; Rete +194 Voci; Rete lettera A; Se Non Ora Quando Torino; Nudm; Treno della Memoria; Uil; Cgil; Aics; Giosef Torino; Giovani democratici; Possibile Torino e Sinistra Ecologista.

Ddl Zan, a Torino una distesa arcobaleno.

Migliaia di giovani si sono riuniti alle 16 per sostenere il Ddl Zan contro le discriminazioni e la violenza per motivi fondati su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Il titolo del Ddl recita: “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità“. (Today)

Non è accettabile nessun passo indietro, nessun compromesso al ribasso Un diritto non riconosciuto significa non rimanere indietro, che una persona può esprimersi senza paura di essere giudicata e questo è un diritto. (Gayburg)

«La Città ha scelto da che parte stare da anni e oggi sono qui a nome della città e a titolo personale insieme a un grande movimento di persone e di opinione», dice la prima cittadina dal palco allestito nella centrale piazza Castello (Il Messaggero)

Questa non è soltanto una battaglia della comunità Lgbt, ma di tutti e di tutte, per tutti e per tutte. Non è accettabile nessun passo indietro, nessun compromesso al ribasso. (TorinoToday)

Al contrario, suggerisce un numero crescente di studi, sono coerenti con un livello generale di tolleranza verso le minoranze piuttosto basso, quanto meno se confrontato al resto delle nazioni occidentali. (Il Sole 24 ORE)

Piena di bandiere colorate piazza Castello, ma soprattutto di politica, di richiesta di diritti, di voglia di libertà: è il momento dell’orgoglio della comunità Lgbt ma anche il momento della discussione sul Ddl Zan, che - ribadiscono gli organizzatori - “riguarda tutta la società”. (La Repubblica)